Compagnia Portuali al voto: Raugei punta alla riconferma

Domani e martedì urne aperte, Rifondazione e il M5S fanno altri nomi

Raugei

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Livorno, 28 giugno 2015 - Era abbastanza scontato e l’assemblea di venerdi sera l’ha ratificato: il prossimo vertice della Compagnia dei portuali sarà allargato, dall’attuale terna, con un quarto consigliere. Le elezioni si terranno domani e martedì, con eventuale ballottaggio giovedì e venerdì prossimi. Si vuol far presto, perchè i temi caldi sul fronte del porto sono molti, e i portuali vogliono poter dire la loro con un vertice “forte” del consenso della base. Contano i nomi. E tra gli uscenti, si da per certa la conferma del presidente Enzo Raugei (in foto) e del suo vice Marco Dalli. Qualche dubbio circolerebbe invece sul terzo uscente, Fulvio R.Franchini, la cui conferma pare sia messa in discussione per la parte che avrebbe avuto nell’alleanza con la Cft degli ex facchini di Firenze. Ma sono, come sempre, più che altro voci. Anche perché l’alleanza con Cft di fatto continua, sia pure più contenuta alla “supply chain” (la catena logistica) dopo l’ingresso in Cilp dell’alleanza tra Neri e Negri. Più dei nomi che usciranno dalle prossime elezioni, sembra interessare la strategia di fondo dei portuali. Il (faticoso) risanamento della compagnia è in atto, ma conteranno due operazioni aperte da anni: la vendita dell’autoporto del Faldo – esiste una complessa trattativa che riguarda anche il socio Koelliker – e l’eventuale vendita dello stesso palazzo del portuale. Il palazzo di via San Giovanni non è più considerato “strategico”: e anche se la sua vendita rappresenterà un vulnus sia di carattere psicologico che affettivo, è stato rimesso sul mercato. Ma trovare un acquirente non sembra facile.  Sul rinnovo del consiglio, oltre ai tre uscenti, la scheda riporterà anche Andrea Sardelli, vicino a Rifondazione, Emanuale Zuccarone (vicino ai 5 Stelle) Stefano Piccini, Franco Rossi, Riccardo Boccone e Massimiliano Savi. Ma ci sono anche caselle libere, perchè ciascun portuale potrà esprimere la propria preferenza come meglio ritiene. C’è stata campagna elettorale, ma piuttosto sottotono, perchè tutti sembrano aver capito che l’ariete dal vello d’oro è stato da tempo tosato e oggi ci sono più che altro responsabilità e problemi da affrontare. Possibilmente insieme, senza guerre fratricide. Lo si vedrà anche giovedi 2 con l’esame del bilancio consuntivo, che riduce a meno di un milione la pesante perdita degli anni passati, quando il bagno di sangue del Reefer e per Progetto Energia aveva fatto rischiare davvero il tracollo.