Comandante dell'Arma e giallista. Ecco il nuovo libro del colonnello Riccardi

Roberto Riccardi è il comandante provinciale dei carabinieri di Livorno ed è anche giornalista (è anche nella giuria del Campionato di giornalismo edizione 2015 de La Nazione Livorno)

Roberto Riccardi

Roberto Riccardi

Livorno, 2 marzo 2015 - Lui è il colonnello Roberto Riccardi, comandante provinciale dei carabinieri di Livorno e giornalista (è anche nella giuria del Campionato di giornalismo edizione 2015 de La Nazione Livorno), è nato a Bari nel 1966, ha lavorato a Palermo negli anni delle stragi e poi in Calabria, a Roma, in Bosnia e Kosovo quale componente dei contingenti di stabilizzazione.

Con il personaggio di Rocco Liguori ha già firmato per la collezione Sabot/age delle Edizioni E/O il noir imperniato sul ruolo degli agenti sotto copertura Undercover. Niente è come sembra (2012), che ha vinto i premi Biblioteche di Roma, Azzeccagarbugli e Mariano Romiti, e il romanzo sullo sfondo delle guerre balcaniche Venga pure la fine (2013), candidato al Premio Strega 2014, che ha ottenuto riconoscimenti ai Festival del noir di Serravalle e Suio Terme. Ha inoltre all’attivo due romanzi nel Giallo Mondadori, il primo dei quali, Legame di sangue, gli ha fruttato il premio Tedeschi nel 2009. Ha pubblicato tre libri sulla Shoah per l’editrice Giuntina: Sono stato un numero (2009), La foto sulla spiaggia (2012) e La farfalla impazzita (2013, scritto insieme a Giulia Spizzichino). Con Sono stato un numero, opera premiata da “Adei-Wizo”, l’Associazione Donne Ebree d’Italia, si è aggiudicato il premio Acqui Storia. Alle telecamere del tg5 ha presentato il suo ultimo romanzo, "La firma del puparo", edizioni SabotAge. Splendido noir, come del resto i suoi precedenti, in cui assistiamo a una sorta di maturazione di Rocco e forse finalmente ad un'apertura nei riguardi di un sentimento così coinvolgente come l'amore, tifando per lui.