Chiesa degli Olandesi, partono i lavori

Gli operai hanno iniziato con la pulizia dell’area esterna

Gli operai hanno iniziato da una sonora ripulitura dell'area

Gli operai hanno iniziato da una sonora ripulitura dell'area

Livorno, 1 ottobre 2014 - Iniziano i lavori al Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna, meglio conosciuta semplicemente come Chiesa degli Olandesi, che si affaccia sul Fosso Reale. Dopo un’attesa interminabile - l’edificio è chiuso dagli anni ‘90 - il risanamento diviene realtà. Ieri mattina, infatti, operai hanno innanzitutto provveduto a dare una sonora ripulita all’area infestata dalle erbacce alte anche due metri che oscuravano la cancellata e che ormai avevano distrutto in parte anche le vecchie transenne. Il primo annuncio del piano di intervento risale a questa primavera: fu l’ex assessore alla cultura Mario Tredici insieme al presidente del comitato “I Lions per il restauro del Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna di Livorno”, l’ingegnere Antonio Heush, a illustrarlo. Proprio quest’ultimo, naturalmente soddisfatto, sottolinea come il progetto sia confermato in toto e il via agli interventi già protocollato in Comune. Oltretutto nell’agosto la struttura ha compiuto la cifra tonda di 150 anni dall’edificazione, insomma lavori che si muovono sotto una buona stella.

Un mese fa, su La Nazione, proprio Heush aveva anche spiegato che l’appalto dei lavori era stato vinto da un’impresa livornese e che tutto era pronto per dare il via ai lavori. «Il cantiere non renderà necessaria l’interruzione della circolazione stradale – spiegò l’ingegnere – è sufficiente lo spazio derivante dal posizionamento delle transenne». La regia dell’operazione è affidata al Comitato costituito per il recupero dell’edificio dal Lions Club Livorno Host, nell’ambito della sua attività di servizio per la comunità cittadina. Senza dimenticare la fondamentale importanza del Comune e del Fai - Fondo Ambiente Italiano. «Stamani (ieri mattina, ndr) - spiega l’ingegnere - gli operai hanno provveduto a predisporre l’area di cantiere eliminando le sterpaglie e le erbacce che avevano dilagato. Dopodichè si parte con i lavori annunciati per entrare nel vivo del progetto, che prevede il risanamento igienico e il restauro strutturale con un occhio di riguardo naturalmente alla facciata della Chiesa».

Irene Carlotta Cicora