Cecina, alla scoperta di Schinasi e del neofuturismo

La mostra del pittore livornese sarà inaugurata il 23 aprile al centro espositivo del palazzo dei congressi. "Cecina per me ha un significato particolare, è qui che sono nate le prime opere neofuturisite"

Daniel Schinasi con il sindaco Lippi e l'opera che omaggia Michelangelo

Daniel Schinasi con il sindaco Lippi e l'opera che omaggia Michelangelo

Cecina (Livorno), 22 aprile 2016 - QUEST'ANNO compie 30 anni l'affresco di Daniel Schinasi che caratterizza la stazione di Cecina. Venne inaugurato il 25 aprile del 1986 e caso vuole che appena due giorni prima della ricorrenza apra la mostra dedicata al pittore nella sala espositiva del palazzetto dei congressi. Ventidue opere, un trittico, diversi disegni, alcune degli anni Settanta, altre recentissime e per la prima volta esposte in pubblico, come l'omaggio a Michelangelo.

Un percorso che racconta l'artista neofuturista dalla Costa Azzurra, dove trascorre la maggior parte del tempo, e la Costa degli Etruschi, qui dove è stato accolto dopo la fuga da Alessandria d'Egitto. “Avevo 23 anni quando scappai, avevo solo una valigia con me – racconta Schinasi ora che di anni ne ha 83 -. Ho vissuto a Livorno, poi in Svizzera e a Parigi”.

Qui torna spesso, ha un atelier a Casino di Terra. “Ma a Cecina sono molto legato. Quando vivevamo in Francia sei mesi all'anno li passavamo qui, un casolare al Paratino, caricavamo in auto libri e tele a bordo di una Fiat Giardiniera e ci trasferivamo. Ed è proprio in quel l'enorme casolare che sono nate le prime opere neofuturiste, era il '67”. Due anni dopo le presentò a Parigi insieme al manifesto del Neofuturismo, movimento di cui Schinasi è fondatore.

Lui non lo dice ma Cecina è importante anche perché qui ha conosciuto sua moglie, “la mia assistente” scherza, Manuela Natalini cecinese appunto. “La conobbi ad Antignano per la verità, alla festa di compleanno di una mia modella, aveva 19 anni”. Schinasi ha accettato anche di realizzare la scultura dedicata ad Elio Toaff che andrà in piazza Iotti. “E' un lavoro molto impegnativo, spero di finirla a breve, probabilmente per la fine di maggio. Sarà un'opera universale, un busto con forme geometriche, tra le mani un libro e una colomba, sul petto i dieci comandamenti”.

La mostra sarà visitabile dal 23 aprile al 18 maggio, dalle 17.30 alle 20 ad esclusione del lunedì. Schinasi sarà presente all'inaugurazione, sabato alle 18, ma anche giovedì 28, sempre alle 18, in occasione del documentario sulla sua vita di Ulrike Hahn, “Daniel Schinasi, esodo di un ebreo italiano d'Alessandria”.