Punto amaro per il Livorno a Perugia

La squadra di Panucci gioca solo un tempo e negli ultimi 10' si fa raggiungere / FOTO

L'esultanza dopo il gol di Jelenic (foto Crocchioni)

L'esultanza dopo il gol di Jelenic (foto Crocchioni)

Perugia, 25 aprile 2015 - È un pareggio amarissimo quello del Livorno sul campo del Perugia. Con l’1-1 ottenuto nel giorno della Liberazione, gli amaranto escono dalla zona play off, superati da Pescara, Spezia, Avellino e proprio dal Perugia.

I ragazzi di Panucci hanno giocato solamente un tempo, dando l’impressione di essere una squadra pimpante e concreta. Ma nella ripresa il declino è stato imbarazzante e i rossobianchi hanno dominato, meritando il pareggio e rischiando di passare addirittura in vantaggio.

Parte forte il Livorno al Renato Curi per il big match contro i grifoni del Perugia. Il primo a farsi vivo dalle parti di Koprivec è l’ex di turno Moscati che non sente la pressione di una partita così speciale e dopo appena 2 minuti prova la botta dalla distanza. Il suo tiro, però, viene respinto dalla difesa umbra. Al 6’ il Livorno passa già in vantaggio ma l’arbitro annulla per fuorigioco: Vantaggiato scatta in posizione dubbia e il signor Pasqua ferma tutto. Decisione discutibile.

Gli amaranto, però, non perdono tempo a protestare e 4 minuti dopo passano in vantaggio. È il 10’, infatti, quando Vantaggiato scatta dentro l’area e scarta il portiere. Il numero 1 biancorosso atterra l’attaccante di Brindisi con la palla che rotola sui piedi di Jelenic che non può far altro che segnare con la porta vuota di fronte a sé. Subito il colpo dell’1-0, si fanno vivi anche i ragazzi di Camplone che si riversano in avanti alla ricerca del vantaggio. In pochi minuti gli umbri collezionano due calci d’angolo, ma la difesa livornese riesce a respingere.

Al 17’ nuovo tentativo di Vantaggiato che ci prova su punizione ma Koprivec para a terra senza grossi problemi. Dopo questo tentativo, il Livorno concede un po’ troppo spazio agli avversari che prendono in mano il pallino del gioco, senza mai, comunque, rendersi troppo pericolosi. Al 28’, come un fulmine a ciel sereno, i ragazzi di Panucci tornano a farsi vivi in avanti. Contropiede orchestrato alla perfezione, con Jelenic che serve Vantaggiato. Il sinistro del bomber pugliese, però, si stampa sull’esterno del palo. Al 38’ i padroni di casa sfiorano il pareggio con Crescenzi che supera Mazzoni e mette in mezzo per la tesa di Fabinho che però conclude incredibilmente fuori. La prima frazione di gioco si conclude con un altro tentativo di Fabinho che vola in cielo.

Nella ripresa il Livorno non c’è più. Per i secondi 45’ gli amaranto spariscono dal campo e i padroni di casa si fanno subito pericolosi con il tiro di Mantovani finito alto dopo appena 1 minuto. Al 9’ Mazzoni esce male e per poco la palla non si infila nella sua porta. Il portiere livornese, però, è bravo a rimediare al suo errore evitando un clamoroso autogol. Dopo aver tirato due calci d’angolo, innocui, gli umbri vanno vicini al gol in due occasioni ravvicinate. Al 58’ Fabinho calcia a lato di poco una punizione. Al 16’ il pericoloso cross di Faraoni non viene raccolto da nessuno. Al 29’ Mazzoni si supera con un intervento da grande portiere sul tiro al volo di Falcinelli.

È il preludio al gol del meritato pareggio che arriva a 9 minuti dal 90’: Fabinho calcia una punizione fortissima che penetra nella barriera e si infila in porta. Nei minuti finali i padroni di casa cercando addirittura il gol del 2-1, ma dopo 3’ di recupero e di sofferenza, Pasqua decreta la fine del match. Per il Livorno è un punto amarissimo.

Nicolò Cecioni