Referendum, il ministro Maria Elena Boschi a Piombino

Il 2 giugno si apre la campagna per il sì ricordando lo storico discorso di Nilde Iotti in città

Maria Elena Boschi

Maria Elena Boschi

Piombino 24 maggio 2016 - Passa da Piombino una tappa importante della campagna referendaria per il «sì» alla riforme. Ci sarà il ministro Maria Elena Boschi. Lo annuncia il segretario della Federazione Pd Valerio Fabiani: «Adesso è ufficiale. Inizierà a Piombino il 2 giugno la campagna referendaria per il Sì alla riforma costituzionale. Con lo storico portavoce dell’allora presidente della Camera Nilde Iotti Giorgio Frasca Polara e con il Ministro per le riforme Maria Elena Boschi. Con noi ci sarà anche il costituzionalista Stefano Ceccanti. Ringrazio il segretario regionale del mio partito Dario Parrini e il vicesegretario Antonio Mazzeo per aver scelto il nostro territorio per cominciare questo viaggio verso il referendum. D’altronde a Piombino il futuro ha radici antiche».

Fabiani si riferisce allo storico discorso pronunciato nel 1979 a Piombino da Nilde Iotti, un discorso in cui metteva in luce la necessità di una riforma per superare il bicameralismo paritario. E Nilde Iotti la Costituzione l’aveva scritta, facendo parte dellaa Commissione dei 75 della Camera dei Deputati incaricata della stesura della Costituzione.

Ieri è stato presentato a Firenze anche il comitato regionale toscano per il sì al referendum costituzionale di ottobre di cui fanno parte cinque partfgiani: Gennaro Barboni di Grosseto, Rolando Fontanelli, Ugo Morchi e Giuliano Romagnoli di Empoli, Ilvio Milani di Piombino. «Credo che siano giuste le considerazioni che ha fatto Renzi stamani», ha affermato Dario Parrini, segretario regionale del Pd: «Noi rispettiamo tutti i partigiani - ha aggiunto - sappiamo bene che ce ne saranno tanti che voteranno sì, tanti per il no. Mi pare che, sulle parole di ieri del ministro Boschi, che non erano intese a stabilire una distinzione fra partigiani veri e falsi, chi ha visto l’intervista sa in che senso il ministro Boschi ha voluto usare l’espressione. Credo si sia fatta una strumentalizzazione degna di miglior causa. Farci tirare per la giacca non ci piace per niente». Tornando all’iniziativa del 2 giugno, è ancora da mettere a punto il luogo e l’orario dell’incontro.