Bimbi al gelo nell'asilo nido. Esplode la rivolta dei genitori

Dure proteste anche sulla pagina Facebook del sindaco Alessandro Franchi: "Riscaldamenti accesi solo un'ora al mattino"

I genitori dei bambini iscritti al nido "L'Arcobaleno" chiedono provvedimenti immediati

I genitori dei bambini iscritti al nido "L'Arcobaleno" chiedono provvedimenti immediati

Vada (Livorno), 27 novembre 2015 - Aule gelide, bimbi (anche di pochi mesi) costretti a restare con cappottino, cappelli e sciarpe e genitori sul piede di guerra. Questo è quanto accade all’asilo nido  “L'Arcobaleno” di Vada tra lo sconcerto di decine e decine di famiglie, oltre che delle maestre e del personale, con molti bambini che spesso vengono riportati a casa, nonostante gli ovvii problemi che ciò comporta per i genitori che lavorano.

In pratica, a quanto si apprende, i riscaldamenti dell’asilo nido “L’Arcobaleno” nell’ultima settimana sarebbero stati accesi solamente un’ora la mattina, nonostante l’arrivo del freddo invernale. Con le accese proteste dei genitori – comprensibilmente arrabbiati – che hanno iniziato in un battibaleno a fare il giro dei social network. E poi c’è anche chi ha scritto direttamente sulla bacheca Facebook del sindaco Alessandro Franchi per chiedere che vengano presi provvedimenti immediati.

“Mia figlia frequenta l’asilo nido di Vada “L'Arcobaleno” – ha scritto Francesco Righi sulla bacheca Facebook del primo cittadino –, oggi sono andato a prenderla e i riscaldamenti erano spenti con un freddo cane... Mi chiedo, visto che il servizio lo pago, come è possibile una situazione del genere”. Dello stesso avviso anche altri due padri, Simone Bargelli e Christian D’Oria, con quest’ultimo che ha scritto: “Oggi dalla responsabile dell’asilo ci è stato riferito che i riscaldamenti vengono accesi solamente un’ora la mattina! Domani i riscaldamenti devono funzionare regolarmente. Oggi giorno una situazione del genere è surreale! Non saprei come definire il tutto, compresi voi responsabili di questa situazione”. E ancora. “Oggi e ieri lì dentro faceva freddo – ha proseguito Christian D’Oria –. E tutte le insegnanti ci hanno riferito ciò. Oggi e ieri bambini di pochi mesi sono rimasti vestiti, compreso il mio. Per oltre 300 euro al mese è tuo dovere ed obbligo far sì che ciò non succeda mai più. Il gasolio o metano che sia pagatelo con quello che si paga di tasse e con quello che risparmiate secondo voi con quelle misere lampadine messe sui lampioni da pochi giorni, visto che avete detto che si risparmia”.

Immediate sono poi giunte le rassicurazioni del sindaco Alessandro Franchi, che ha spiegato: “Non è assolutamente vero che i riscaldamenti vengono accesi solo un'ora al giorno. Non so con quale responsabile abbiate parlato, vi chiedo la gentilezza di mandarmi un messaggio privato con il nome per verificare anche direttamente. Tuttavia, con il diminuire delle temperature esterne anche gli ambienti interni sono più freddi: è per questo che gli Uffici si sono già attivati per aumentare le ore di riscaldamento in tutte le scuole del nostro comune ed entro pochissimi giorni la cosa tornerà a normalità”.