Scuola: Benci, la ricetta vincente dell’integrazione

La preside Valente: «Un terzo dei nostri bambini è straniero. Ed è una ricchezza»

Le Benci e Gianna Valente

Le Benci e Gianna Valente

Livorno, 2 settembre 2015 - «Per avere la statistica certa dobbiamo attendere ancora qualche settimana, ma posso già anticipare che la situazione e il numero di ingressi e uscite sono stazionarie rispetto allo scorso anno». Nel 2014 erano 1181 in tutto i bambini nel circolo didattico Antonio Benci, che fa capo alla dirigente scolastica Gianna Valente. Di questi, 364 erano di nazionalità straniera. «C’è ancora un certo movimento – prosegue la preside – ma l’idea che mi sono fatta è di una sostanziale conferma nei numeri. Le comunità maggiormente rappresentate sono quella albanese e romena, seguite da Filippine, Perù e Marocco». Sembra che esista da sempre, la scuola Benci, con il suo maestoso volume affacciato sul Fosso Reale da oltre 120 anni. Un lasso di tempo enorme attraversato da generazioni di livornesi che qui, nel cuore del centro cittadino, hanno appreso l’Abc del mondo sociale.   «La nostra scuola considera una ricchezza l’incontro tra culture, inoltre i piccoli stranieri hanno spesso e volentieri un alto desiderio di emancipazione e di inserimento, accettano di buon grado le regole per la volontà di integrarsi». L’evoluzione del polo scolastico non si è mai fermata, anzi ora le Benci sono diventate un vero modello a livello provinciale e regionale per un insegnamento all’avanguardia dal punto di vista anche tecnologico. «I nostri progetti non finiscono mai, inoltre quelli che sono ritenuti maggiormente utili e funzionali vengono ciclicamente riproposti. E’ stata anche completata la dotazione in ciascuna delle nostre classi delle lavagne multimediali LIM. Una di queste – precisa la Valente – è stata messa a disposizione anche della scuola per l’infanzia Benci». Il punto forte e vincente del circolo didattico cittadino è senz’altro quello che fa di integrazione e multiculturalità un valore. «All’inizio di ogni anno scolastico riceviamo proposte, progetti e bandi cui puntualmente cerchiamo di prendere parte – prosegue la dirigente scolastica – specialmente per quanto riguarda l’insegnamento dell’italiano come “lingua due”. Le Benci inoltre possono vantare un “parco insegnanti” all’avanguardia anche nella formazione, cui tengo particolarmente: hanno competenze specifiche nella glottologia di lingue diverse».   Si è svolto ieri il primo collegio dell’anno scolastico 2015-2016 e, tra settembre e ottobre, saranno messi a punto i progetti che saranno svolti. «Tra quelli di successo c’è il Millelingue – spiega la Valente – Un’insegnante dedica pacchetti di ore ai bambini stranieri, un progetto che viene attivato anche se ad avere bisogno è un bambino solo. C’è una commissione che valuta questi interventi. Abbiamo poi un laboratorio, all’avangardia in Italia, dove avviene la prima accoglienza per bambini stranieri che passano qui parte della giornata scolastica per un insegnamentio intensivo del’italiano. C’è anche l’intenzione di coinvolgere i genitori dei bimbi stranieri in attività che riguardino la loro cultura, che vengano a parlarci delle loro tradizioni usi e costumi. Per scoprire insieme danze folcloristiche, fare confronti di fiabe, filastrocche. Qui da noi – conclude la preside – si impara a contare in tante lingue, così come si impara a pronunciare il nome dei colori non solo in italiano. I bambini apprendono il valore convenzionale della lingua».