Aamps, i sindacati al Prefetto: «Convinca Nogarin a recedere dal concordato»

Strazzullo: «Abbiamo chiesto che apra un tavolo di confronto per la prosecuzione di questa attività e garantisca il lavoro e la pulizia delle strade a tutta la città»

Rifiuti in strada a Livorno nelle vie della movida

Rifiuti in strada a Livorno nelle vie della movida

Livorno, 28 novembre - «Abbiamo chiesto al prefetto che intervenga immediatamente nei confronti del sindaco, perché ritiri l’atto di indirizzo del concordato preventivo su Aamps». È quanto spiegato dal segretario della Cgil

Livorno, Maurizio Strazzullo, al termine dell’incontro che sindacati e Rsu di Aamps, l’azienda municipalizzata che si occupa dei rifiuti a Livorno, hanno avuto nel pomeriggio col prefetto della città toscana Tiziana Costantino. «Al prefetto - ha proseguito Strazzullo ringraziando Costantio per la disponibilità a incontrarli - abbiamo posto le nostre preoccupazioni rispetto al futuro dei lavoratori di Aamps e rispetto al futuro dello spazzamento dei rifiuti in città. Oltre alla richiesta di ritirare l’atto sul concordato preventivo le abbiamo chiesto che apra un tavolo di confronto per la prosecuzione di questa attività e garantisca il lavoro e la pulizia delle strade a tutta la città. Il prefetto, fin da quando siamo usciti, ha cominciato a contattare il sindaco per verificare di fare un incontro, ci ha detto nella possibilità anche di domani. Noi siamo nella disponibilità di incontraci anche domani». Lo stato di agitazione dei lavoratori Aamps proseguirà almeno fino a lunedì, quando l’atto di indirizzo deliberato dalla giunta sul concordato preventivo dovrebbe passare al vaglio del Consiglio comunale. «Noi con l’agitazione rimarremmo in piedi, con il senso di responsabilità con cui l’abbiamo sempre gestita, fino a lunedì - ha concluso Strazzullo -, giorno in cui ci sarà il Consiglio comunale al quale saremo ovviamente tutti presenti, e augurandoci, siccome abbiamo visto che abbiamo un sindaco che è molto flessibile nelle decisioni, che sia flessibile anche in questa decisione e torni indietro».