Giovedì 18 Aprile 2024

A caccia con le reti da uccellagione e il cardellino esca: nei guai bracconiere

L'uomo, un piombinese, è stato denunciato per furto aggravato di una specie protetta e maltrattamento di animali

Il cardellino usato come esca

Il cardellino usato come esca

Livorno, 27 gennaio 2015 - Personale del Corpo forestale dello Stato di Livorno (NIPAF) e del Comando Stazione del CFS di San Lorenzo (LI), ha sorpreso un bracconiere nelle campagne di Piombino (LI) mentre posizionava una rete da uccellagione destinata alla cattura di piccoli uccelli canoriUn esemplare di cardellino era stato legato alla rete e tramite una cordicella veniva fatto svolazzare, facendo da zimbello ed attirando altri uccelli in trappola. Due soggetti di cardellino erano in gabbie all’interno di un fabbricato rurale, presumibilmente destinati alla vendita come richiami vivi, mercato illegale ancora fiorente in molte regioni d’Italia.

L'uomo, sprovvisto di licenza di caccia e recidivo per i soliti reati, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per furto aggravato, essendo la specie protetta ai sensi della Legge 157 del 1992, e per maltrattamento di animali, considerato il trattamento riservato al cosiddetto zimbello. Il Comando Provinciale di Livorno della Forestale ha intensificato negli ultimi mesi la lotta al bracconaggio, sia come prevenzione dei reati, sia in termini repressivi. Il Corpo Forestale dello Stato invita i cittadini a collaborare con le istituzioni, segnalando episodi di bracconaggio, o i casi sospetti, per poter organizzare al meglio l'attività di contrasto ad un fenomeno sempre meno giustificabile nei tempi moderni.