{{IMG_SX}}Livorno, 31 marzo 2009 - Poco meno di 200 giorni di tempo per dare una risposta ai cacciatori. Mancano sei mesi, infatti, prima del semestre bianco. L’appello al presidente della Regione, Claudio Martini, arriva dal circolo venatorio di Salviano, al cui vertice è stato confermato Massimo Bonciani. Da tempo, l’organizzazione chiede di consorziare le varie Atc toscane, arrivando a tre Ambiti territoriali di caccia: costiero, della pianura e montano. “Con un risparmio di soldi pubblici”, commenta Bonciani che ricorda come nel bilancio 2005-2006 i finanziamenti, tra provinciali e statali, per l’Atc labronica fossero di oltre 282mila euro contro i 221 mila di quote versate dai cacciatori e di introiti abbattimenti e catture cinghiali.

 

”E una maggiore organizzazione”, aggiunge. “Siamo cacciatori di serie B: abbiamo a disposizione meno di un ettaro a testa, quando normalmente sono circa 13 gli ettari pro capite”. “La nostra Atc viene gestita bene — precisa — ma è un problema di territorio. La natura non ha confini, i finanziamenti sono pochi, una goccia nel mare, e i progetti dovrebbero essere condivisi. E’ inutile che la nostra provincia, tramite gli assessori Guerrieri e Garufo, lavori per un risultato quando a livello regionale non si danno risposte. C’è ancora poco tempo, poi si entrerà nel periodo delle elezioni”. Non solo caccia. “E’ un problema che investe anche altri settori — insiste Bonciani — perché non siamo soltanto sparatori. Siamo i primi a voler tutelare l’ambiente: domenica 26 aprile abbiamo aderito alla pulizia dei boschi livornesi organizzata dal distretto di caccia al cinghiale”.

 


Ambiente e fauna. Bonciani risponde al presidente Martini anche su questo fronte. “L’aumento nella nostra provincia di cinghiali, a cui ora si sono aggiunti anche i daini, ha creato danni e rotto equilibri. Nel nostro territorio ci sono vigneti preziosi come quelli del Sassicaia e dell’Ornellaia. Il governatore ha attaccato tutte le appastature create per attirare questi animali. Dovrebbe sapere che esitono quelle illegali (al nero, un esemplare adulto frutta 700-800 euro), per la cui individuazione ed eliminazione ci battiamo anche noi, ma anche quelle legali che ci aiutano nel lavoro di contenimento. Nel 2008 il distretto A ha abbattuto oltre 800 cinghiali”. Il bracconaggio, come fare ad arginarlo? “Con investimenti nella polizia provinciale”.