Blitz del Noe: sotto sequestro cava di argilla

L'area si trova in località Staggiano di Collesalvetti: cinque indagati

Sigilli alla cava

Sigilli alla cava

Livorno, 28 marzo 2015 - BLITZ dei carabinieri del nucleo ecologico di Grosseto, del comando provinciale, e della polizia provinciale di Livorno alla cava di argilla di Staggiano, nel comune di Collesalvetti. La cava è stata sequestrata su provvedimento del gip. Il sequestro è preventivo. Nel registro degli indagati sono finite cinque persone, impiegati della Donati Laterizi srl ed un geologo. Agli indagati viene contestata la gestione illecita di rifiuti in assenza delle autorizzazioni necessarie, iscrizioni o comunicazioni per aver accettato nella cava, in fase di ripristino ambientale, 128.540 chilogrammi di rifiuti speciali non pericolosi Cer191209 (sabbia, rocce) provenienti dall’impianto Area srl. Le indagini sono partite nel luglio del 2014 quando sono partiti controlli alla cava, la cui area è divisa nel lotto nord affidato alla Donati Laterizi srl con sede legale a San Giuliano Terme ed una unità operativa a Rosignano ed il lotto Sud assegnato alla «3EMME AMBIENTE srl» con sede legale a San Giuliano Terme.

DAI CONTROLLI è emerso che la cava è autorizzata a ricevere materiali da scavo con composizione medie e che non presentino concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti di legge o «aggregati» provenienti da impianti di trattamento dei rifiuti con l’obbligo di presentazione delle prescritte certificazioni che qualifichino il materiale cone non rifiuto. Nei controlli è stata accertata nel lotto nord la presenza di sei cumuli di inerti per un totale di 128 tonnellate cinque delle quali provenienti dall’impianto di trattamento rfiuti gestito da «Area srl» di Cascina e senza la certificazione sottoposti a campionamenti dell’Arpat sono risultati non aggregati e non potevano accedere alla cava.

maria nudi