Martedì 23 Aprile 2024

Il silenzio degli innocenti

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

L'editorialista de La Nazione Marcello Mancini

L'editorialista de La Nazione Marcello Mancini

CARO DIRETTORE, mi sconvolge la notizia che una donna ha lasciato morire il neonato prematuro per incassare i soldi dell’assicurazione. Agghiacciante. Ma il mondo va così. Che sgomento, pensare...

Marisa Loiero, via mail

 

UNA TRUFFA orribile sulla pelle di un neonato, per un pugno di soldi. L’aberrazione umana raggiunge certi abissi anche se - mi lasci questa consolazione e, in fondo, raccolgo anche il suo paragone - si tratta di casi sporadici perché il desiderio di avere figli è ben più prepotente nell’animo dell’uomo. L’eccezione conferma la regola ma anche la condiziona. Quindi il desiderio di chi coltiva con tutta la forza possibile la maternità, può essere sottoposto ad approfondimenti da parte delle leggi che governano le adozioni. Lei ha ragione a rammaricarsi che ci siano troppi ostacoli e difficoltà, bisogna però comprendere le cautele di chi è responsabile e deve decidere la vita di un neonato che viene affidato a una famiglia sconosciuta. In questo caso, le norme che lei ritiene eccessivamente burocratiche, io le considererei piuttosto garanzie a tutela del piccolo, proprio perché mettono a dura prova la volontà degli aspiranti genitori. Chi decide l’affidamento ha sulla coscienza il destino di un innocente che non può ribellarsi. Di fronte a una scelta sbagliata, il suo silenzio rischia di gridare per tutta la vita.