Via le insegnanti da film horror

Il Vicedirettore de La Nazione risponde ai lettori

Il vicedirettore de La Nazione Mauro Avellini

Il vicedirettore de La Nazione Mauro Avellini

Firenze, 24 ottobre 2014 - CARO DIRETTORE, ma è possibile licenziare un insegnante? Cosa è successo alle maestre che a Torino hanno chiesto in un tema di quale dei due genitori i ragazzi preferissero prima la morte? O che hanno spiegato il sesso ai bimbetti facendo intuire che i loro padri andassero con le prostitute? Troppa protezione per chi sbaglia nella scuola e per chi gioca con i minori. ​Alessia e Sergio, via mail

SAPETE cos’è successo alle insegnanti di quella scuola? Sospese, solo sospese. Uno studente che sporca il banco con un pennarello rischia di più. No, proprio non ci stiamo. Il licenziamento nella scuola scatta solo in caso di infrazioni gravi e ripetute o in caso di condanna penale passata in giudicato. Brunetta ha rischiato il linciaggio per un decreto che consentiva l’espulsione dal sistema scuola di chi se ne infischiava di obblighi, impegni, orari. Ancora oggi invece non è possibile mettere bocca sui metodi di insegnamento o sui contenuti disciplinari impartiti dal singolo docente. I sindacati che occupano la scuola fanno scudo anche sulle mele marce, nonostante oggi siano gli stessi dirigenti scolastici a chiedere con forza il potere di segnalare, denunciare, allontanare. Una severità che dovrebbe essere sostenuta dalla maggioranza degli insegnanti seri e preparati. Invece ci saranno mesi di istruttorie, di commissioni e di sottocommissioni che salveranno quelle insegnanti da film horror. Speriamo solo che in giro non ce ne siano tante.