L'Europa degli egoismi

Il Direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Firenze, 21 aprile 2015 - ANCHE oggi un barcone colmo di immigrati è affondato procurando morti. Ma cosa si fa per scongiurare tutto questo? Niente... si discute. Tutti sanno che non possiamo più permetterci un afflusso tale di immigrati, perché non ci sono gli spazi, e i costi sono insostenibili. Perché non proviamo a fare qualcosa, invece di essere così indulgenti?

Sandro Trippi, via mail

CARO TRIPPI, pubblico la sua lettera tra le molte giunte in redazione su questo argomento. Evidentemente è un tema molto sentito dalla gente, e non potrebbe non essere così. Quando accadono questi fatti restiamo tutti scossi. Il problema è che poi, passata la bufera, tutti tornano a girarsi dall’altra parte, e far finta di niente. Tutti a cominciare dall’Europa, che è molto attenta quando si parla di spread, di deficit e di tassi di interesse, e molto molto meno quando si tratta di salvare vite umane, o come minimo di prendere in considerazione l’idea di affrontare tutti insieme questo tipo di problemi. Pare l’Europa degli egoismi e non quella dell’accoglienza e della solidarietà. Perché gli italiani hanno mille difetti ma in situazioni del genere sanno fare la loro parte. Credo in sostanza che serva un’azione energica sulle istituzioni europee perché finalmente ci si renda conto che da soli non si può andare avanti. Renzi vada a Bruxelles e batta i pugni sul tavolo. Quando vuole lo sa fare.