I tornelli non bastano

Il direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Firenze, 31 agosto 2015 - CARO DIRETTORE, dopo quello che è accaduto ai ferrovieri aggrediti vorrei capire come mai le Ferrovie non provvedono a mettere i tornelli e controlli tipo aeroporto (già esistenti da anni in Spagna). Ci sono allo stadio non vedo perché non ci debbano essere alla stazione che ha flussi di milioni di viaggiatori e di migliaia di perdi tempo ... Giuseppe Brizzolari

CARO BRIZZOLARI, un controllo agli ingressi ai binari delle stazioni più grandi, tipo Firenze, Milano, Roma è stato messo o sarà messo quanto prima, ma non è possibile pensare di risolvere il problema della sicurezza nei treni solo con un tornello. L’Italia è infatti formata da migliaia di piccole o medie stazioni, e di certo non possiamo mettere un tornello in tutte. Sia per un problema di costi sia di velocità di accesso ai binari. Episodi come quello accaduto sul treno Pisa-Grosseto di qualche giorno fa, con centinaia di immigrati che hanno aggredito i controllori perché semplicemente chiedevano loro il biglietto, sono parte di un problema più grande, difficile da risolvere, che è l’immigrazione incontrollata e lasciata a se stessa. Nel caso specifico, centinaia di extracomunitari che tutti i giorni, come niente fosse, salgono in treno senza pagare, come fanno pure tanti in autobus. Non si capisce perché se io o lei viaggiamo senza biglietto arriva un controllore che ci fa una multa, se lo fa un immigrato, magari irregolare, ci si volta dall’altra parte per paura della reazione.