Firenze, 28 maggio 2015 - GENTILE DIRETTORE, rieccoci all’ennesimo distacco dell’acqua condominiale per colpa della morosità di un inquilino. Si chiudono i rubinetti anche di coloro che pagano regolarmente. Secondo me non è lecito e pertanto non si può obbligare i condomini corretti a farsi carico della morosità altrui.
Severino Bergamo, Firenze
CARO BERGAMO, questa vicenda dell’acqua tagliata a tutto il condominio perché uno dei condòmini non paga mi pare surreale. Certo, ci saranno dottissimi pareri legali che supportano la decisione dei concessionari dei servizi, e immagino che le varie società che erogano l’acqua si siano in qualche modo tutelate, ma pensare che a un utente virtuoso, che paga tutti i mesi le bollette, venga tolta l’acqua perché un vicino di casa fa il furbo mi manda fuori di testa. Il problema è tanto più grave nei condomini molto numerosi, quando le famiglie sono tante ed è più facile immaginare che per un motivo o per un altro qualcuno salti un turno. Adesso poi, con il crescente peso della crisi e della presenza di stranieri soggetti ai «mordi e fuggi» della residenza, il rischio è ancora più alto. Tra l’altro auterevoli legali consultati da La Nazione hanno spiegato che chi stacca l’acqua non ha mai ragione.