Scuola, qualità da premiare

La lettera: risponde il direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

EGREGIO DIRETTORE, nel progetto di riforma della scuola è previsto un forte aumento dei compiti dei dirigenti scolastici. A loro spetta controllare l’operato dei collaboratori sottoposti: ma chi controlla l’operato dei dirigenti? Prima c’era il provveditore in ogni provincia. Si deve solo sperare che i dirigenti siano all’altezza dei compiti affidati.

Aladino Sentieri, Pisa

CARO SENTIERI, penso che l’aumento delle responsabilità dei presidi sia una cosa giusta, uno dei modi per garantire un maggior livello di rendimento di tutte le componenti che lavorano dentro la scuola. Le carriere dei professori non possono essere lasciate a se stesse e tutti conosciamo o abbiamo conosciuto professori che dell’educatore avevano solo il nome. Ce ne sono molti di bravi, preparati e professionali, altri che insegnano male, usano metodi di insegnamento sbagliati e fanno danni. Su costoro il preside deve poter intervenire. Il principio della deresponsabilizzazione fa felice i sindacati perché finisce per tirarli in ballo, ma mortifica il merito. E la qualità scende. Certo, occorre che a sua volta siano previsti controlli sui presidi, perché anche tra loro ce ne sono di buoni e di meno buoni. L’importante è che si premi la qualità delle persone e la loro voglia di lavorare bene.