Mauro Avellini
Cronaca

Se l'assicurazione costasse meno

Il vicedirettore de La Nazione risponde ai lettori

Il vicedirettore de La Nazione, Mauro Avellini

Il vicedirettore de La Nazione, Mauro Avellini

Firenze, 4 luglio 2015 - Caro direttore, ho letto che ci sono in giro oltre quattro i milioni di auto senza assicurazione. Ma non sarà che per noi i prezzi delle polizze sono proibitivi rispetto agli altri cittadini europei? Se la prendono sempre con gli automobilisti e non rimediano mai agli errori e alla burocrazia che fa lievitare i costi.

Giovanni Renin, via mail

Si sa, gli italiani hanno un’allergia alle regole e un debole per l’evasione. Non è dunque soltanto colpa della crisi se in molti si dimenticano, o vogliono dimenticarsi di pagare l’assicurazione, come non è solo colpa delle compagnie se i prezzi sono lievitati del 200% in vent’anni. Ma siccome ora devono scendere, queste notizie sono un po’ "a orologeria", forse per evitare che uno "sconto" troppo consistente metta in crisi il sistema. Intanto sul portale dell’automobilista istituito dal ministero dei Trasporti è possibile vedere se un veicolo sia o meno assicurato: se ci fosse una reale volontà sanzionatoria basterebbe intervenire. La fine del contrassegno cartaceo, facilmente falsificabile, sarebbe un altro passo in avanti. Monti cancellò perfino gli abnormi costi del risarcimento da "colpo di frusta", più o meno inventato, mentre sta calando anche il numero delle frodi. Un taglio agli oneri fiscali sul prezzo della polizza, quasi doppi rispetto alle media europea e, voilà, il gioco sarebbe fatto. Più risparmio, più auto assicurate. Ma c’è la volontà di farlo?