Giovedì 25 Aprile 2024

Più tempo per condannare

Il vicedirettore de La Nazione risponde ai lettori

Il vicedirettore de La Nazione, Mauro Avellini

Il vicedirettore de La Nazione, Mauro Avellini

Firenze, 21 dicembre 2014 - CARO DIRETTORE, ho sentito che vogliono aumentare i tempi della prescrizione, di cui ho solo una vaga idea di cosa significhi esattamente. A me sembra che qui aumentino soprattutto i reati e che ci sia una miriade di funzionari e di faccendieri pronti a fregare il prossimo. E si interviene solo dopo che i buoi son fuggiti dalla stalla. Andrea P., via mail

PARLAMENTO e Governo stanno lavorando alle norme per allungare i termini di prescrizione. In parole povere si deciderà di far passare un periodo più lungo prima di poter considerare estinto un reato. La politica insomma si prepara a dare una risposta «di pancia» alla serie infinita di misfatti che ci danneggiano, ci ridicolizzano agli occhi del mondo e che spesso rimangono impuniti. Il premier ha detto che dai malandrini rivuole indietro tutto il maltolto. L’obiettivo è appunto quello di avere più tempo per perseguirli a termini di legge. Fin qui tutto bene. Con almeno due raccomandazioni. La prima è che i tempi della giustizia dovranno necessariamente accompagnare il provvedimento per evitare che la «nuova» prescrizione coincida con una durata ancor più eccessiva dei processi. La seconda riguarda i limiti alla carcerazione preventiva, che anche il Papa raccomanda di contenere. Senza galera ci sarà anche più rispetto per il presunto colpevole, ma c’è anche molta meno fretta ad arrivare al giudizio e alla condanna. Gli avvocati ringraziano per l’attenzione e per le preghiere.