Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ministero dell'Interno cerca un addetto stampa: il lavoro è gratis

Il bando è stato pubblicato sul sito del Viminale il 9 marzo. Fnsi: "Da ritirare subito". Sui social monta la protesta: "E' uno scherzo?"

Il bando pubblicato dal Ministero dell'Interno

Il bando pubblicato dal Ministero dell'Interno

Roma, 17 marzo 2016 - Giornalista professionista cercasi, con ottima conoscenza della lingua inglese e competenze da "alto contenuto specialistico" che si occupi per il Ministero dell'Interno di comunicazione legata ai temi dell'immigrazione. In tempi di crisi un'offerta di lavoro allettante, se non fosse che la proposta non prevede un compenso. Per quanto possa essere motivante lavorare per il Viminale, per di più "in stretto raccordo con l’Ufficio Stampa del Sig. Ministro", l'offerta perde tutto il suo fascino se è richiesto di lavorare "a titolo gratuito", come recita il bando pubblicato il 9 marzo sul sito internet ufficiale del ministero guidato da Angelino Alfano.

Mentre l'Fnsi, il sindacato dei giornalisti, in una nota firmata ieri dal segretario Raffaele Lorusso e dal presidente, Giuseppe Giulietti, ha definito il bando  "offensivo e inaccettabile", "da ritirare immediatamente", sui social monta la protesta a suon di hashtag #lavoraregratis. "Il bando dello scandalo", lo chiamano su Twitter, dove qualcuno scrive: "Ho dovuto leggere e rileggere il bando, credevo fosse uno scherzo". 

GUARDA IL BANDO

A far montare la rabbia i dettagli delle prestazioni richieste, legate alla Comunicazione e all'Ufficio stampa, in pratica un addetto stampa in piena ragola, con qualifiche precise, come l'inglese fluente, l'iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti e "almeno 3 anni di esperienza lavorativa documentabile" a fronte di un compenso inesistente. In pratica un bagaglio di esperienza notevole, in cambio di nulla, come fosse una prestazione di volontariato.

"L'attività giornalistica, al pari di tutte le altre attività professionali, non può mai essere a titolo gratuito - scrivono dall'Fnsi. Il bando pubblicato dal ministero dell' Interno offende il decoro della professione giornalistica e la dignità di migliaia di giornalisti che aspirano ad una occupazione stabile e ad una retribuzione adeguata. Per queste ragioni è auspicabile che venga immediatamente ritirato".