Mercoledì 24 Aprile 2024

Gli uomini aumentano il carico di lavoro domestico e non aiutano le mogli

Dati Istat: le donne senza marito, con figli fino a 7 anni, dedicano ai lavori casalinghi oltre un'ora in meno al giorno rispetto a quelle che hanno un uomo in casa

Casalinga

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Settantuno minuti al giorno. Le donne senza marito, con figli fino a 7 anni, dedicano quotidianamente circa un'ora in meno ai lavori casalinghi rispetto a quelle in coppia. Lo rileva l'Istat.

Le ore di  lavoro familiare delle donne lavoratrici in coppia con figli fino a sette anni sono pari a 5 ore e 37 minuti al giorno, quelle delle famiglie monogenitore a 4 ore e 26 minuti. Una differenza, appunto, di 71 minuti, spiegata dall'Istat con l'assenza del marito che renderebbe le famiglie monogenitore “un po' meno sovraccariche”. Insomma, il marito, oltre a non aiutare,  aumenta il carico domestico. E questo nonostante l'uomo dedichi al lavoro familiare ben 3 ore e 18 minuti.

Resta alta, nel nostro Paese, l'asimmetria del lavoro familiare.  Nel tempo è diminuita all'interno delle coppie, ma “più per una riduzione del lavoro di cura delle donne che per un incremento di quella degli uomini. Il divario di genere di fronte ai tempi di lavoro totale (retribuito e familiare) si amplia in presenza di figli manifestando un aggravio per le madri occupate”. 

Nel complesso, il tempo libero delle madri occupate è inferiore a quello del partner. Resta un grosso problema la conciliazione tra lavoro e maternità: “Negli ultimi anni -  avverte l'Istat  - è aumentata la percentuale delle donne occupate che in corrispondenza di una gravidanza hanno lasciato o perso il proprio lavoro passando dal 18,4% del 2005 al 22,3% nel 2012 (29,8% nel Mezzogiorno)”. E attenzione: lasciare il lavoro per le donne è sempre più una scelta obbligata: quelle licenziate sono passate dal 16% al 27,2%.