La Spezia, 19 gennaio 2012 - E' stato interrogato dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, il giocatore dello Spezia Filippo Carobbio sull'ambito dell'inchiesta sul 'Calcioscommesse'. Il centrocampista ex del Siena, Grosseto e Albinoleffe è accusato di aver manipolato o cercato di manipolare per conto degli 'zindari' cinque partite: quattro quando giocava al Grosseto fra marzo e maggio del 2010 (Grosseto-Mantova, Ancona-Grosseto, Grosseto-Reggina, Grosseto-Empoli) e una quando giocava al Siena (Siena-Piacenza del 19 febbraio 2011).

 

Durante l'interrogatorio avvenuto il 20 dicembre scorso, Carobbio ha parlato anche di partite che risalgono a quando militava nell'Albinoleffe, campionato 2008-2009, e "di altre ancora". Sempre in quell'interrogatorio, il giocatore dello Spezia ha spiegato che ''in occasione di Grosseto-Empoli (del campionato 2009-2010, ndr), l'Empoli era già d'intesa con noi per un 2-2. Gli slavi concordavano sul risultato, e avevano detto che volevano combinare la partita, ma poi non si potè fare nulla perché le quote erano diventate troppo basse. Finì in pareggio. Preciso che non fui io a prendere gli accordi con i giocatori dell'Empoli ma mi limitai a passare le informazioni agli slavi. Non so chi si attivò per prendere contatti con i giocatori delle due squadre''.

 

Anche durante l'interrogario del 20 dicembre, davanti al gip Guido Salvini, il giocatore ha raccontato che il suo coinvolgimento è iniziato in occasione della partita Mantova-Grosseto, dove si scommetteva sull'over. "A coinvolgermi fu Carlo Gervasoni". "Per la partita Ancona Grosseto", ha fatto mettere a verbale, "fui contattato da Gervasoni che mi mise in contatto con Gegic e altri slavi. In occasione di Ancona-Grosseto, due slavi, Gegic e un altro, vennero in albergo e ci diedero 20.000 euro. Fu questo l'unico caso in cui il buon esito del risultato, secondo gli accordi, ci portò ad un guadagno. Il risultato fu 1-1".

 

Ma non è tutto. Oggi Carobbio avrebbe raccontato di altre partite truccate. Si tratta in particolare di alcuni incontri del periodo in cui giocava nell'Albinoleffe ma ha anche parlato di un incontro di serie A, la cui combine rimase però a livello di tentativo. Il calciatore avrebbe inoltre confermato gran parte delle dichiarazioni rese nelle settimane scorse dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni.

 

"Per quanto concerne la mia militanza nel Siena - ha continuato il giocatore - in quel periodo fui contattato da Gegic, proponendomi di 'lavorare' su qualche partita, ma io risposi di no. Non so quindi se partite come Siena-Piacenza fossero manipolate. Preciso che Gegic venne con Gervasoni. Mi rendo conto con questo comportamento di aver arrecato danno al calcio, che è sempre stata la mia ragione di vita", ha concluso Carobbio. "Forse ho pagato l'amicizia con Carlo Gervasoni. Dopo quello che è avvenuto ho avuto paura, mi sono accorto di aver sbagliato e non ho più fatto cose di questo genere".