di MARCO MAGI

DA FRANK Sinatra a Eric Clapton, passando per i Negrita, Coldplay e Greenday. Che serata! Il secondo concerto al ‘Dialma Ruggiero’ della nostra “E...state in musica”, sabato sera, è stato grandioso. E quando abbiamo annunciato, dopo l’appena conclusa esibizione dei Subvector, ormai ampiamente dopo la mezzanotte, che non ci sarebbe stato nessun altro musicista sul palco (come da programma), le persone ancora presenti sono rimaste deluse. Questa è ‘sete di musica’! E noi de ‘La Nazione’, con la nostra iniziativa conclusa sabato sera col secondo live, abbiamo dato il nostro piccolo contributo, con un
piccolo sorso di acqua fresca, sotto forma di note. Più informale del giorno precedente, regno della musica classica, con tanti giovani seduti in terra e delle bimbe scatenate a ballare proprio sotto al palco. Per primi
tocca ai Marité e gli Elisir, leader della nostra classifica ‘leggera’, che devono rinunciare ad un ‘pezzo’ storico come Daniele Salvadori, a causa di un impegno, mentre Leonardo Maniscalco sostituisce Gianfranco Salzano. Bellissima e coinvolgente l’interpretazione di Maria Teresa Gennaro (Marité), di ‘Nikita’ (Elton John) e ‘Sei tu’ (Matia Bazar). Leonardo Maniscalco, poi, scende dal palco insieme a tutti gli altri per un sorso d’acqua, ma subito risale, perché da secondo classificato, si deve esibire in un assolo di batteria. E allora via alle basi ed è show, perché al ritmo, il ‘Mani’ unisce l’armonia della canzone in una sinfonia di battute, fra Dream Theatre e Toto. Con estrema calma ecco gli Hot Blues, tutti over 60, terzi della classifica. Chi li conosce è tranquillo, gli altri temono qualcosa di scialbo. Bastano pochi attimi e da “All your love” a “Cocaine”, prima e ultima delle sei canzoni proposte, è un crescendo di entusiasmo del pubblico e anche degli stessi musicisti, protagonisti di un blues elettrico davvero d’autore. È il momento degli Alterego, primi nel sondaggio on line e quarti nella classifica cartacea. Diciamo la verità: pensiamo sia difficile trovare una tribute band dei Negrita, più simile di loro agli originali. E questo, al di là della somiglianza del cantante Angelo Lana con Pau. Quindi, la dirompente voce di una ragazzina trascina, gli Hedgehogs (vincitori del Premio della Critica e 12° in classifica), in un hard rock travolgente. Erika Samueli ha forza, tono e rabbia che mette a dura prova anche l’insonorizzazione della sala! All’alternative rock inedito dei Subvector, il premio ‘Giovani emergenti’. La rossa cantante e bassista Sofia Bianchi tornata in serata dalla Polonia, delizia infatti, il ‘Dialma’, con pungenti virtuosismi vocali e azzeccati battiti. Un altro grande protagonista della serata è chi, in tutti gli intermezzi, nelle pause e nelle premiazioni/presentazioni, ha allietato il pubblico dalla sua consolle: il giovane e bravo dj Andrea Lombardi (premiato nella sua categoria). Nell’ambito dell’evento, anche i riconoscimenti per alcuni dei classificati nelle prime quindici posizioni: la brava cantante Barbara Punzi (9a), il noto tastierista Rudy Peroni (14°), il simpatico cantante Sandro Danese con il paroliere Giancarlo ‘Giba’ Guani (11°), la rock band Foolish Molds (13°, lo ha ritirato la batterista, ma anche appassionata fotografa, Rachele Gagliardi) e il gruppo cantautoriale italiano Figé de Mar (15°, presente il chitarrista Nicolò Del Sole).
Grazie a tutti.