Porto Venere (La Spezia), 28 maggio 2013 - Una svolta epocale. Nel senso che per la prima volta, il centrosinistra diviso dalle liste e dalle polemiche esce con le ossa rotte dalle urne e perde il «governo» della perla del Golfo. A Porto Venere trionfa Matteo Cozzani, 28 anni, consigliere di minoranza uscente e imprenditore, ex esponente del Pdl a capo della lista civica trasversale «Porto Venere - Le Grazie - Fezzano» in cui compaiono anche diversi volti vicini al centrodestra. Cozzani stravince con il 51,24 per cento dei voti.

 

Una vittoria schiacciante, quella del sindaco più giovane nella storia del Comune, anche nei numeri: 1.114 i voti conquistati da Cozzani; il sindaco uscente Massimo Nardini, della lista civica «Per Porto Venere» supportata dal Pd, si ferma 783 (36,01%), staccatissimi Corrado Giudici, candidato sindaco per la lista «comunità», la lista della sinistra di Porto Venere (129 voti pari al 5,93%); Romolo Busticchi, leader della lista civica «Cambiamo Tutto - Il Faro del golfo» ne mette assieme soltanto 109 (5,01%) mentre Gian Claudio Di Siena di voti ne raccimola 39, pari all’1,79 per cento. Ovviamente raggiante il nuovo primo cittadino, per una vittoria difficilmente pronosticabile ma fortemente voluta.

 

«I cittadini di Porto Venere, delle Grazie e del Fezzano hanno dato un messaggio chiaro ed hanno premiato la trasparenza. La nostra è la vittoria della comunità, della gente che abbiamo saputo ascoltare e coinvolgere, dei cittadini che finalmente oggi possono dire di essersi ripresi il proprio Comune. Oggettivamente — afferma Matteo Cozzani — è un fatto storico che cancella dal nostro territorio i poteri forti degli apparati, dei partiti e delle segreterie». Poi, sul futuro. «Non è il momento dei bilanci in negativo, ma abbiamo chiaro che ci è stato lasciato un comune devastato e segnato da decenni di malgoverno. Da domattina (oggi; ndr) per noi ci sarà il dovere di garantire risposte chiare e concrete, siamo stati chiamati ad un impegno importante per la nostra comunità, ma siamo pronti».

 


Da chi sarà composto il nuovo consiglio comunale? Per la lista vincitrice, oltre al nuovo sindaco, entrano l’altro ex esponente del centrodestra Emilio Di Pelino, la psicologa vicina al centrosinistra Giovanna Angelino (famosa per aver capeggiato la protesta dell’Hotel San Pietro), l’agente immobiliare Paola Barsotti, il geometra Marco Borghini e Fabrizia Dorgia, la più giovane del gruppo. Ben tre donne nel nuovo «governo» del paese. Completano il consiglio comunale il sindaco uscente Massimo Nardini e Lorenzo Masi. Tra le esclusioni eccellenti, quella dell’assessore uscente Domenico Zito e dell’ex assessore della giunta Calcagnini, Gianfranco Vecchio. Ed è già tempo di toto-giunta. Tra i papabili circolano i nomi di Emilio Di Pelino e Paola Barsotti. In pole anche il geometra Marco Borghini.