La Spezia, 21 agosto 2011 - Una goccia nel coloratissimo mare che ha invaso pacificamente Madrid e tutta la Spagna. Sono i 130 giovani pellegrini della Pastorale giovanile della diocesi della Spezia che partecipano fino a domenica alla Giornata Mondiale della Gioventù. Il primo gruppo ha raggiunto la Spagna già dieci giorni fa, ospiti della diocesi di San Sebastian-Donostia - pittoresca città basca sul mar Cantabrico, estremo nord-ovest della Spagna - per condividere con la Chiesa locale il periodo di preparazione alla GMG. Da Ferragosto i giovani spezzini hanno raggiunto Madrid e ora alloggiano con altri 1100 liguri nel palasport di Pinto, la cittadina del campione di ciclismo Alberto Contrador, 15 Km a sud di Madrid.

 

Giovedì sera hanno partecipato alla festa di accoglienza a Benedetto XVI in Piazza des Cibeles, nel pieno centro di Madrid, insieme ad oltre un milione di giovani di tutto il mondo. "Abbiamo visto il Papa! – dice don Andrea Santini, responsabile della Pastorale giovanile diocesana -. Abbiamo atteso a lungo al sole, ma siamo stati ampiamente ripagati dall’incontro con colui che impersona la certezza della fede".

 

Annalisa, di Riccò del Golfo, ricorderà "le tante storie e l’unico leit-motiv: l’essere radicati in Cristo, fratelli in un'unica Chiesa. Una Chiesa aperta e che conta sui giovani". Cristiana e Annalisa di Ortonovo: "La GMG non è solo uno scambio culturale. E’ anche un modo per stare più vicino a Dio attraverso la preghiera, le catechesi e la riflessione». Romina, giovanissima di Riccò: "L’avventura più affascinante della mia vita! Un esempio di condivisione, preghiera, solidarietà. Molto divertente! La mia gioia è stata il sentirmi unita a tutti gli altri, grazie a un punto in comune, la nostra fede, che ora è più salda".

 

Lorenzo di Fossitermi ha conosciuto alcuni abitanti dell’Isola di Pasqua, nel Pacifico: «Abbiamo scoperto una realtà molto diversa dalla nostra. Ci siamo scambiati indirizzi e piccoli oggetti per ricordarci anche quando saremo lontani». Gli fa eco Aurora, della Chiappa: «E’ una piacevole sorpresa lo scoprire che nel nostro cammino abbiamo molti compagni viaggio, anche in Paesi a cui non avrei mai pensato». Sofia di Follo: «Sono venuta alla ricerca di nuovi stimoli e di una ricarica spirituale. Negli sguardi lieti di questi giovani si percepisce un denominatore comune: la gioia di vivere nella fede e di condividere una prospettiva che dà senso alla vita".

 

Marco Falconi, seminarista. "Mi hanno colpito i sorrisi, la gioia di conoscere e stare insieme. Vedi che questo nasce non solo da un fattore umano, ma dal sentirsi fratelli nella fede. E’ Gesù che ci unisce e ci rende felici». Marco Morolla, seminarista: «Abbiamo assaporato la grandissima gioia spirituale che viene dal comune amore per il Signore e per il “Dolce Cristo in terra”, il Santo Padre".

 

In un tripudio di bandiere e di canti, questi giovani allegri e tutt’altro che sprovveduti o superficiali stanno testimoniando al mondo che, nonostante le difficoltà della situazione attuale, la speranza fondata su Cristo può rendere la vita bella, lieta e costruttiva.