La Spezia, 16 aprile 2014 - SCOPERTA dagli uomini della Guardia di Finanza di Sarzana una colossale evasione fiscale per 14 milioni di euro, oltre a 4 milioni di Iva non versata all’erario e quasi 500 mila euro dichiarati ma non pagati. La vicenda è venuta alla luce a seguito di un altro filone di indagine riguardante l’attività di Gabriele Venturi, imprenditore sarzanese operante nel settore della compravendita di auto nuove e usate attraverso le aziende Stellauto ad Ameglia e Arcola ed Eurosport a Sarzana che in precedenza aveva portato al suo arresto ed alla confisca di beni mobili ed immobili per il valore complessivo di 10 milioni di euro. Le Fiamme Gialle sarzanesi, coordinate dal comandante della tenenza, il luogotenente Luigi Serreli, attraverso un’attività parallela di polizia tributaria hanno ora definitivamente ricostruito al termine di un’indagine durata mesi la storia economica - finanziaria dell’ imprenditore che avrebbe portato al dissesto monetario delle sue due imprese avviandole fraudolentemente al dissesto monetario dopo averle depauperate di ogni bene.

ASSIEME a Venturi che dovrà rispondere di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, dichiarazione infedele, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte sono indagate a vario titolo altre tre persone: una donna che vive a Sarzana, S.F. (residente a Massa) e R.F. (siciliano). E’ stata un’indagine molto corposa e delicata quella degli investigatori della Finanza di Sarzana che per far luce sull’attività e scoprire la colossale evasione hanno dovuto passare al setaccio migliaia di documenti, ascoltare 250 testimoni in molte regioni italiani soprattutto in Liguria, Lombardia e Toscana. Nel corso dell’operazione sono state effettuate anche una decina di perquisizioni, in varie città italiane. Un lavoro imponente ma che ha permesso di ricostruire con dovizia di particolari tutte le mosse illecite, che secondo gli uomini della Finanza, Gabriele Venturi avrebbe compiuto per trascinare al tracollo le sue due aziende. Il tutto sarebbe avvenuto attraverso una sistematica sottrazione di ricavi all’imposizione diretta ed indiretta (14 milioni di euro) ed al prosciugamento delle disponibilità patrimoniali e bancarie, all’incirca 10 milioni di euro.
 

IL BUCO di bilancio, sempre secondo quanto appurato dalle Fiamme Gialle corrisponderebbe infatti a quanto l’imprenditore sarzanese ha reinvestito a proprio vantaggio in attività immobiliari e mobiliari. Gli uomini della tenenza della Finanza di Sarzana in collaborazione con la Dia di Genova avevano già completato una complessa attività di polizia giudiziaria che grazie alle disposizioni della normativa antimafia aveva permesso di confiscare a Gabriele Venturi beni per 10 milioni di euro. Denaro contante per 150mila euro, 47 orologi di grande valore, gioielli e pietre preziose, 22 conti correnti bancari e quote societarie, cassette di sicurezza, un parco macchine per 300 automezzi. Il valore più alto dei beni sequestrati arrivano però dalla mega villa in via Ghigliolo con parco e piscina, palestra e una sala per sauna e massaggi, un altra con terreno alla periferia di Sarzana, nonché due appartamenti uno in centro a Sarzana in via Landinelli, l’altro con vista mozzafiato sul mare a Punta Corvo a Bocca di Magra. Recentemente con un apposito decreto lo splendido immobile di via Ghiarettolo e l’appartamento di via Landinelli sono stati assegnati all’amministrazione comunale di Sarzana che, unitamente alla varie associazioni che operano sul territorio, ne sta vagliando la destinazione. L’obiettivo è quello di trasformare villa e appartamento, in centri di prima accoglienza per gli sfrattati di operare in favore del sociale ma soprattutto di farli diventare centri di aggregazione e di sensibilizzazione per la collettività sulle tematiche relative al pericolo di infiltrazioni mafiose sul tessuto economico sociale e politico locale e provinciale.
Carlo Galazzo