La Spezia, 11 aprile 2014 - SONO abituati alle distanze ma quando i loro sguardi si incrociano, si misurano con emozioni sempre nuove. Mogli, fidanzate, figli e genitori che ieri mattina hanno atteso i loro beniamini di ritorno da una missione nel golfo arabico e nel continente africano. Marinai del 30esimo Gruppo Navale, in tutto 140, imbarcati sulla fregata Carlo Bergamini, che dopo 5 mesi di navigazione hanno fatto rientro nella base navale della Spezia. E proprio sul molo Varicella 2 è iniziata quell’attesa culminata in abbracci.

LE STORIE. Lucia, moglie del maresciallo di prima Maurizio Marcuglio, attende il marito appoggiata alla transenna. Vicino a lei il genero tiene il nipote in braccio. Un bimbo bellissimo, con i riccioli color miele. "Speriamo che lo riconosca - avanza -, è tanto che non lo vede". Monica, moglie del sottoufficiale Vincenzo Petrullo, non nasconde la gioia del momento: non vede l’ora di abbracciare la sua dolce metà. Ed è proprio questa la sensazione che si respirava sul molo, la voglia di ricongiungersi dopo 147 giorni di lontananza e l’orgoglio di avere un papà, un figlio o un marito che per mesi ha “rappresentato” la Nazione nel mondo. Bastava guardare quei occhi lucidi quando la nave pian piano oltrepassava la diga foranea per avvicinarsi alla banchina. Tre squilli di sirena, il saluto della banda dipartimentale diretta dal maestro Lino Villella, e i cuori che battono all’impazzata. Alessandra, partita presto da Ferrara, stringe forte le sue bimbe, Zara e Zoe. Hanno preparato una sorpresa per il loro papà: un libro con le immagini di ogni porto in cui è sbarcato il primo maresciallo Stefano Sampietri, e come ultima tappa la sua fotografia, in divisa, a casa. "Glielo diamo dopo, prima vogliamo tante coccole". 

Simba abbaia: è il cagnolino di Giusy, figlia del primo maresciallo Raffaele Barbato, e del marito Michele. Una giovane coppia, approdata a Spezia da Caserta, per salutare il loro marinaio. Luciano si emoziona perché ricorda suoi 17 anni in Marina: ieri ha atteso il genero, il secondo capo Marco Chelo, con la mente che ripercorreva quelle missioni passate in Sud America, Somalia e Nord Europa.

LA NAVE attracca e i familiari oltrepassano quelle transenne, e si avvicinano compatti alle scalette di poppa. Chi ha fiori in mano, chi palloncini, chi indossa occhiali da sole anche per nascondere le lacrime di gioia, e chi invece sventola la Bandiera italiana per mostrare ancora di più l’amore per la grande famiglia della Marina. Salgono sulla fregata e la commozione arriva alle stelle. I baci cancellano la lontananza. Cercano i loro affetti e quando li trovano il cuore che prima pulsava forte ora si ferma, troppo grande è l’emozione. L’attesa è finita. "Mi mancava tantissimo, e per stargli vicino a Capodanno sono andata persino a Dubai", racconta Veronica fissando negli occhi il compagno, il sergente Giuseppe Stefano. Altre donne, la maggioranza, hanno trascorso le festività natalizie lontano dai loro uomini. Poco importa, ieri tutte quelle “mancanze” sono svanite al primo contatto. Bentornati, nostri marinai!