La Spezia, 31 marzo 2014 - PER anni hanno lavorato con contratti a termine e o a progetto, sperando nell’assunzione definitiva. Oggi, circa sessanta persone, lavoratori precari nei centri per l’impiego e per la formazione della Provincia, rischiano di dover aspettare ancora o, peggio, di non vedersi rinnovato per l’ennesima volta il proprio contratto. Merito, si fa per dire, dell’approvazione del disegno di legge Del Rio da parte del Senato, dove sono saltati in zona Cesarini moltissimi emendamenti, tra cui quelli, fondamentali, per la stabilizzazione dei precari storici degli enti, dei centri di formazione e dei centri per l’impiego. Una doccia gelata – anche se il disegno di legge dovrà nuovamente passare il voto della Camera – che preoccupa non poco i lavoratori precari della Provincia, che dopo aver sperato e atteso (invano) provvedimenti ad hoc dai governi targati Monti e Letta, oggi rischiano la disoccupazione. I sindacati da tempo sono in agitazione, anche se la strada sembra tutta in salita. «Stiamo parlando di persone assunte con contratti a tempo determinato, o attraverso contratti a progetto, utilizzati presso centri per l’impiego e per la formazione, che senza provvedimenti rischiano grosso – spiega Fabio Cidale, segretario provinciale di Fp Cgil –. Una situazione che deve trovare un rimedio istituzionale, che finora i governi precedenti non hanno saputo dare. Purtroppo la situazione è ancora in stand by, da tempo chiediamo un incontro con la Regione, ma non abbiamo ancora avuto una risposta, anzi, domani (oggi; ndr) gli assessori regionali spezzini riceveranno una delegazione di lavoratori.

Ci hanno tagliato fuori, e non è questo il metodo migliore, anche se spero comunque che questo incontro porti a qualcosa auspico una maggior collaborazione». E che in Provincia non tiri una buona aria lo si evince dal percorso, questo sì partecipato, che porterà l’Ente di via Veneto ad accedere ai prepensionamenti. Manca ancora l’ok definitivo dell’Inps. Il piano porterà nei prossimi due anni (fino al 51 dicembre 2015) alla pensione anticipata 27 dipendenti dell’ente. «Un percorso avviato da alcuni mesi, siamo alle battute finali – spiega Nicola Cecchini, segretario provinciale di Fp Cisl –. Una scelta, quella della Provincia, maturata a causa della pessima situazione finanziaria causata dai ripetuti tagli del governo. Speriamo che almeno i precari siano stabilizzati, il quadro è molto complesso, anche perché i disegni di legge di Monti e Letta annullavano ogni possibilità».

Matteo Marcello