di CORRADO RICCI

La Spezia, 21 febbraio 2014 - Quell'andierivieni dei tecnici con sonde e monitor al seguito non è passato inosservato, generando curiosità mista ad inquietudine. Le misurazioni della radioattività al porto turistico Mirabello, nell’«isola» generata dagli interramenti risalenti agli anni Novanta e sugli specchi acquei antistanti, più che lancette degli strumenti hanno «impennato» l’attenzione di marinai degli yacht all’ormeggio, operatori commerciali e clienti che ieri hanno assistito a distanza alle operazioni.

Lo sapevano che la campagna di rilevamento — promossa dal ministero dell’ambiente Andrea Orlando dopo le dichiarazioni-choc a Presadiretta dell’investitore privato che ha parlato dei racconti dei testimoni di seppellimenti di scorie e dei rilievi da loro effettuati due mesi fa in incognito con accertamento della radioattività — sarebbe passata anche dal Mirabello.

E hanno marcato discretamente i cacciatori di radiazioni all’opera: c’erano i tecnici dei vigili del fuoco e dell’Arpal, impegnati a ’disegnare’ il reticolo dei campionamenti messo a punto dal comandante del Reparto ambientale Marino delle Capitanerie di Porto Aurelio Caligiore e dall’ufficiale «operativo» responsabile dell’ufficio monitoraggi ambientali Francesco Cacace per una mappatura al ruolo tesa a stabilire l’inesistenza o meno di pericoli per la salute. Si parla di centinaia di misurazioni.

Ieri, dopo quelle sul lato di levante del terminal Fornelli, sono state effettuate anche al Terminal del Golfo. Questa mattina l’esito sarà sul tavolo del ministro dell’ambiente. Sarà lui a divulgare ufficialmente i dati. Questa la ’consegna’ al Ram.

Ma il pressing degli operatori del porticciolo ai rilevatori dei vigili del fuoco e dell’Arpal, con i rispettivi strumenti e quindi i risultati da incrociare, ha prodotto il passaparola che ha indotto ieri sera il presidente del consorzio Mirabello Center Andrea Venturini a dichiarare: «Gli operatori al termine della campagna sulla terraferma ci hanno tranquilizzato.

Da oltre una settimana eravamo in ansia. Ma ci hanno detto che non vi è alcun pericolo per chi qui lavora e passeggia. Siamo felici che il Mirabello, oltrechè bello e accogliente, possa essere anche eco-certificato. Questo sarà un valore aggiunto. Siamo grati al ministro Orlando e al team del Ram nell’essersi adoperati a dare risposta agli interrogativi che hanno prodotto grande angoscia in noi e nella città».

E se ci fosse qualche bidone radioattivo nel «ventre» dell’isola? Impossibile saperlo senza scavare. Ma a giustificare uno scavo poteva essere almeno un indizio, una segnalazione mirata. Che, benchè ricercata, non si è materalizzata agli occhi e nemmeno alle orecchie degli uomini del Ram.

L’orizzonte investigativo della campagna aveva, comunque, come ’tema’ quello della salute. E tutto lascia pensare che questa non sia ora, e non sia mai stata in passato, a rischio.

Se ne potrà comunque sapere di più dalle comunicazioni ufficiali del ministro Orlando, che attende anche la relazione del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri per accertare «se in relazione alla discarica di Pitelli risultino fatti nuovi rispetto a quelli già oggetto di indagine penale», come recita il mandato scritto il giorno dopo le rivelazioni delle gole profonde a Presadiretta e il monito del pentito Schiavone. «Scavate e bonificate: ne va della salute di tanta gente innocente».

La prossima settimana proseguiranno le audizioni di esponenti delle istituzioni e dei comitati ambientali da parte della Commissione Ambiente del Senato. Il 10 marzo il consiglio comunale straordinario.