La Spezia, 25 dicembre 2012 - Infuriano le polemiche a San Terenzio (Lerici). Polemiche che arrivano direttamente dalla parrocchia di don Piero Corsi, reo di aver affisso al al portone della sua chiesa un estratto della lettera apostolica ''Mulieres dignitatem' commentata dall'editorialista del sito Pontifex.it dal titolo ''Donne e il femminicidio facciano sana autocritica. Quante volte provocano?'' in cui si accusa la donna di meritarsi il peggioper essersi allontanate dalla virtu' e dalla famiglia.

Don Piero Corsi, che ha curato l'affissione del manifestino, era gia' noto alle cronache per la sua passione al 'tatsebao', avendo gia' dedicato fogliettoni satirici contro l'Islam e contro gli immigrati sempre appesi alla porta della chiesa.

Il volantino della discordia ha subito dato il via alle reazioni più disparate tra cui quella della presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: ''Chiediamo alle massime autorita' civili e religiose che si attivino perche' venga immediatamente rimosso il manifesto affisso dal parroco e che riteniamo una gravissima offesa alla dignita' delle donne''. ''Non e' solo un problema di forma o di dignita' lesa - scrive Moscatelli -. Noi di Telefono Rosa riteniamo che questo messaggio sia una vera e propria istigazione a un comportamento violento nei confronti delle donne perche' si offre una inaudita motivazione ad atti criminali contro di esse. Chiediamo che sia lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti, che proprio ieri nel suo discorso ha parlato della necessita' di una nuova rappresentazione delle donne intervenga attraverso i ministri competenti. Ma la richiesta e' diretta anche a Papa Benedetto XVI e al vescovo della Spezia. In Italia, che e' il Paese con il maggior numero di femminicidi d'Europa e ha un altissimo numero di violenze consumate all'interno delle mura domestiche, un episodio come questo non e' piu tollerabile''.