La Spezia, 10 dicembre 2012 - All'epoca dei fatti, nell’estate del 2007, aveva solo diciannove anni. Lei, promettente campionessa di tennis, di origine lombarda ma con radici nel nostro territorio, era stata oggetto di violenza da parte dal maestro di tennis. E non era stata la prima. Infatti altre due allieve, tra cui una minorenne, avevano subito le «attenzioni» del maestro fino a subire la violenza. L’uomo, Vincenzo Minutolo, oggi 54enne, è stato condannato dal collegio del tribunale di Roma a tre anni di reclusione. I fatti contestati erano avvenuti nella capitale, nella stanza occupata dall’allieva, all’hotel Acquacetosa del Coni. Secondo l’accusa, il maestro di tennis si era introdotto nella camera tentando di abusare della giovane. Si era sdraiato accanto a lei, cominciando ad allungare le mani le mani sotto il pigiama.

La ragazza, originaria con i genitori della nostra zona, era arrivata nella Capitale proveniente da Como per partecipare a un torneo di tennis, in rappresentanza del circolo sportivo Vergosa a cui appartengono sia il coach condannato sia le tre allieve. I pesanti «approcci» erano avvenuti tra il 2007 e il 2008 ma quello che aveva visto come «vittima» la ragazza originaria della nostra provincia, risaliva cinque anni fa, in occasione di una delle numerose trasferte del circolo comasco a Roma.

I fatti contestati, che poi hanno portato al rinvio a giudizio del maestro e alla sua successiva condanna, erano venuti alla luce quando le ragazze si erano parlate tra loro e una di queste, la minorenne, rivelò di avere ricevuto dal coach, sempre durante una trasferta nella capitale, avance molto spinte. Un rapporto non consumato fino in fondo, all’interno di un appartamento in cui alloggiavano, ma aggravato dalla condizione di subalternità che in genere un’allieva ha nei confronti del proprio istruttore.

La ragazza si era confidata con i genitori e la vicenda finì sul tavolo dell’autorità giudiziaria. Così avevano fatto anche le altre due atlete, i cui racconti erano del tutto simili. La macchina della giustizia ha fatto il suo corso e nei giorni scorsi si è celebrato il processo davanti al collegio del tribunale di Roma, presieduto dal giudice Francesco Rugarli. La ragazza, assistita di fiducia dall’avvocato Luigi Fornaciari Chittoni del foro della Spezia, ha avuto giustizia ma non è stato facile, in quanto il processo, durato quattro anni, ha subìto molti colpi di scena: il pubblico ministero, nella sua requisitoria, aveva infatti chiesto l’assoluzione dell’imputato.

Ma la lunga arringa del legale ha fatto prevalere le tesi dell’accusa. Il collegio ha infatti condannato il maestro Vincenzo Minutolo, per il reato di violenza sessuale, a tre anni di reclusione e a novemila euro di provvisionale immediatamente eseguibile, rimettendo al giudice civile la quantificazione del risarcimento. Inoltre al maestro è stata inflitta l’interdizione da qualunque incarico nelle scuole e nei luoghi frequentati da minori. L’imputato è stato assolto invece dal reato di colpevolezza nei confronti dell’altra ragazza maggiorenne.

G.P.B.