La Spezia, 30 luglio 2012 - Jacopo Schiaffino, il 23enne di Monterosso accusato di aver ucciso il 15 marzo 2010 la prostituta brasiliana Aparecida Da Silva, è stato condannato questa sera all'ergastolo dalla Corte d'Assise della Spezia.

La Corte d'Assise, presieduta da Francesco Sorrentino, ha condannato il giovane anche al pagamento di una provvisionale di 160mila euro a favore della mamma della donna, e di 25mila euro per le sorelle.
 

Schiaffino uccise la donna nell'appartamento di lei in via Monfalcone alla Spezia la notte del 15 marzo 2010. Il corpo della prostituta venne ritrovato nell'appartamento martoriato da 78 coltellate.

Cinque giorni più tardi la squadra mobile della Spezia diretta da Girolamo Ascione arrestò Jacopo Schiaffino, 23 anni, di Monterosso.
 

Dai tabulati risultava sua l'ultima telefonata alla prostituta. Sua anche l'impronta della scarpa trovata sul luogo del delitto, sue le tracce di materiale biologico rinvenute sul portafoglio della vittima, dalle quali gli investigatori sono riusciti a risalire al suo dna.


Il giorno dopo il suo arresto Schiaffino, che a Monterosso faceva il bagnino, davanti al gip si avvalse della facoltà di non rispondere. Si è sempre proclamato innocente. La Corte d'Assise non gli ha creduto, e lo ha condannato all'ergastolo.