La Spezia, 13 maggio 2012 - Ancora una tragedia ha bagnato di sangue le strade tortuose del Passo del Bracco, tanto amate dai motociclisti. Nel primo pomeriggio di ieri un operaio di Fincantieri di 38 anni, Alessandro Diliberto, abitante a Casarza Ligure, ha perso la vita. Il tragico incidente si è verificato in località Tagliamento a cento metri da un chiosco di bibite.

Erano le 14 quando Diliberto, che percorreva da solo la statale in sella alla sua potente «Honda Cbr 600», ha probabilmente accelerato sul rettilineo e, per cause in via di accertamento da parte della Polizia stradale di Chiavari (sul posto sono arrivati anche i vigili urbani di Deiva Marina, ndr.), ha perso il controllo della moto che si è intraversata, schiantantosi contro due paletti in ferro che delimitano la proprietà di un’abitazione: il giovane è stato sbalzato a dieci metri di distanza sull’asfalto.

La morte è stata istantanea. La Honda invece ha proseguito la sua folle corsa investendo altre tre moto parcheggiate a breve distanza e un centauro di 25 anni che stava parlando con due amici nei pressi del chiosco.

Il giovane non ha fatto in tempo a scansarsi ed è stato ferito a una gamba, ma fortunatamente le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Subito dopo l’incidente è scattata l’emergenza alla centrale operativa del 118. Sul posto sono arrivate le pattuglie della Stradale di Chiavari, l’automedica Tango di Lavagna e l’ambulanza della Pubblica assistenza di Brugnato con la quale il ferito è stato trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna.

Per Alessandro Diliberto non c’era più nulla da fare. Fatali le gravissime lesioni riportate. Il medico e l’infermiere del 118 si sono dovuti arrendere subito. Dopo il nulla osta della procura della Spezia, la salma dell’operaio è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Lavagna e resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. La prematura scomparsa ha suscitato profonda impressione a Casarza Ligure e negli ambienti di Fincantieri dove il giovane era benvoluto e stimato.
 

G.P.B.