La Spezia, 2 dicembre 2011 - La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall'imprenditore ligure Gabriele Venturi, 52 anni, attivo nel settore dell'import-export di autovetture di lusso, rendendo definitiva - come riferisce in una nota la Dia - la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per due anni e la confisca di tutti i
beni a lui riconducibili, per un valore approssimativo che si aggira oltre i 10 milioni di euro, gia' sottoposti a confisca nel luglio 2010. E' stata cosi' accolta la richiesta formulata dalla Direzione investigativa antimafia.

L'attivita' svolta dal centro operativo della Dia di Genova, in materia di misure di prevenzione, aveva consentito di far emergere "il curriculum criminale di tutto rispetto di Venturi, con denunce per reati che vanno dal
traffico di stupefacenti alla ricettazione di autovetture di lusso, ad illeciti societari di varia natura, commessi in alcuni casi in concorso con soggetti ritenuti associati alla criminalita' organizzata con i quali, peraltro, era
stata rilevata un'assidua frequentazione".

Venturi era stato indagato dalla Guardia di finanza di Sarzana (La Spezia), che ha collaborato con la Dia di Genova nell'esecuzione del sequestro dei beni, per il reato di bancarotta fraudolenta, dopo che era venuta
alla luce la distrazione dal patrimonio di una sua societa' di beni per oltre 3,5milioni di euro. Inoltre, l'imprenditore "per conseguire i suoi scopi illeciti finalizzati all'ingente arricchimento individuato" aveva realizzato "un
articolato sistema di interposizione fittizia dei beni e proventi accumulati attraverso soggetti terzi e societa' di copertura, fra cui aziende operanti nei settori del commercio e dell'import-export di autovetture di lusso e
immobiliari, oggi confiscate definitivamente".

 

L'attivita' d'indagine aveva anche messo in evidenza che Venturi "ostentava un elevatissimo tenore di vita, con frequentazione abituale di locali pubblici di alto livello, acquisto di orologi di marche
prestigiose e mantenimento di numerose autovetture di lusso, totalmente sproporzionato ai redditi dichiarati ufficialmente dall'imprenditore e dai suoi familiari".

Cosi', nel luglio 2010 il Tribunale della Spezia, ritenendo fondata la richiesta avanzata dalla Direzione investigativa antimafia, aveva disposto la confisca di tutti i beni immobili: 21 fra ville e appartamenti di lusso,
capannoni commerciali, oltre 300 autovetture, disponibilita' bancarie, postali, titoli di credito per un totale in contanti di oltre 500.000 euro, 56 orologi di marca, quote e proprieta' di 4 societa' di compravendita e
import-export di autovetture di lusso, nonche' 2 societa' immobiliari per un valore complessivo stimato in oltre 10 milioni di euro.

Infine, "reputando concreta la pericolosita' sociale di Venturi, ritenuto soggetto abitualmente dedito a traffici illeciti, che per la condotta e il tenore di vita si ritiene viva abitualmente anche, in parte, con i proventi di
attivita' delittuose", il Tribunale gli aveva applicato la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno a Sarzana, in provincia della Spezia, per la durata di 2 anni. "Ora - riferisce la Dia - il suo
patrimonio e' passato definitivamente nelle mani dello Stato".