La Spezia, 8 ottobre 2010 - Luca Natale, 40 anni, dopo quattro giorni trascorsi agli arresti domiciliari e l’interrogatorio di garanzia, è un uomo libero. Sta trascorrendo gran parte del tempo a rispondere ad un migliaio di messaggi di solidarietà giuntigli in varie forme: facebook, mail, sms. Destino dell’uomo della comunicazione... Sì Luca Natale, oltrechè essere ‘vissuto’ all’esterno come il principale collaboratore di Franco Bonanini, è stato in questi anni il ‘megafono’ delle Cinque Terre nel mondo, il portavoce del Parco, tessendo la fitta rete di relazioni con i mass media e gestendo, col dinamico gruppo- comunicazione, il sito Internet , operazioni strategiche che si sono risolte in una promozione eccezionale del territorio, con effetti che sono sotto gli occhi di tutti.

 

E da uomo della comunicazione ha ora una preoccupazione: "Che l’onda mediatica relativa all’inchiesta allenti le motivazioni per visitare le Cinque Terre, magari dandone una percezione di luogo del malaffare. Non è così!". Parla affacciato alla finestra sul suo ufficio a Manarola, con vista sulla stazione ferroviaria: sono le 10,30 e dal treno sbarcano frotte di turisti, il piazzale si riempie di gente. Riflette: "Dieci anni fa, in questa stagione, era il deserto".


Dieci anni vissuti con passione, nella legalità che talvolta, come è emerso dall’inchiesta riferita agli ultimi mesi, prendeva vie traverse.
"L’ho detto al magistrato chiarendo la mia posizione e parlando del resto; non ho mai avuto percezione che si commettessero delle illegalità; magari ho colto qualche leggerezza ma la stella polare è sempre stata l’interesse primario del territorio".


Le ha lette le intercettazioni di Franco Bonanini e compagni?
"Certo".


E che idea si è fatto?
"Penso ora a Franco come ad una persona malata che ha bisogno di cure e che ha da affrontare un difficile cammino.Sono umanamente vicino a lui e alla sua famiglia. Non vorrei dire altro.Anzi una cosa vorrei dirla, con un’immagine..."
 

Cioé?
"Pensiamo alla vicenda complessiva delle Cinque Terre come una grande composizione, un grande e avvincente tema scritto con la penna dell’amore: gli errori di ortografia non devono compromettere la tenuta del messaggio nel suo insieme".
 

Che messaggio?
"Che le Cinque Terre sono un fenomeno unico al mondo: la dimostrazione di come si fa sviluppo partendo dalla salvaguardia dei valori identitari. Quello che rischiava di scomparire per sempre è vivo e vegeto, alimentando un ciclo virtuoso che passa per il lavoro ai giovani...non dimentichiamoci che sono 200 le persone assunte dalle cooperative che interagiscono nel Parco".


Quale futuro?
"Penso che ora tutti dobbiamo dare il massimo per dimostrare quanto l’apporto di ognuno è fondamentale per il funzionamento dell’insieme".
 

Come sono stati questi quattro giorni agli arresti domiciliari?
"Pesanti. Ma non ho perso lucidità e equilibrio. Ho avuto la fortuna di avere al fianco persone eccezionali: i miei cari e gli avvocati Andrea Corradino e Alessandro Silvestri".


Intanto Natale digita sui tasti del computer per inviare un messaggio ‘comunitario’ alle centinaia di fans di facebook: suona così:
"Si deve ripartire, si deve continuare a far crescere il territorio e conservarlo. Si devono riconoscere, se ci sono stati, gli errori. Ma non si può buttare tutto. Avanti con entusiasmo. Ci possiamo e ci dobbiamo riuscire.
Proviamo a guardare avanti. Moltissimo lavoro è stato fatto, duecento persone stanno aspettando segnali positivi. Sul territorio ci sono moltissimi visitatori italiani e stranieri. Diamo il benvenuto al dottor Cosentino e buon lavoro".