La Spezia, 24 luglio 2010 - La giustizia ha presentato un conto pesante a uno spezzino di 42 anni, R.O., condannato ieri mattina a 5 anni e 4 mesi di reclusione dal tribunale della Spezia per maltrattamenti familiari, lesioni gravi e minacce. Il verdetto è giunto con la formula del rito abbreviato e con l’imputato già detenuto in carcere.

 

I fatti che hanno portato alla condanna iniziano nel 2004, quelli più gravi risalgono alla fine del 2009 quando l’uomo picchiò brutalmente la convivente di 33 anni per una discussione riguardante una somma di 50 euro. Denunciato e poi arrestato una volta tornato in libertà aveva ripreso a molestare la donna facendo emergere un quadro di minacce che perdurava da tempo.
 

 

La formula del rito abbreviato ha consentito lo sconto di un terzo della pena. Il giudice per l’udienza preliminare, Diana Brusacà, ha rincarato l’entità della condanna rispetto alla richiesta del pm Claudia Merlino che era di 4 anni e 10 mesi. Il giudice ha previsto anche una provvisionale alla compagna di 5mila euro e alla figlia della coppia di mille euro.

 

La linea difensiva aveva contestato la gravità delle lesioni e la veridicità dei maltrattamenti raccontati dalla donna. Quest’ultima era difesa dall’avvocato Francesca Angelicchio, legale del Centro Anti violenze «Irene» della Provincia. Centro che ha offerto assistenza legale e psicologica alla compagna di R.O. che aveva chiesto aiuto.