La Spezia, 7 giugno 2010 - Un autentico corpo a corpo in canonica, con il parroco di San Terenzo costretto a difendersi brandendo un candeliere dall’assalto di due balordi che pretendevano soldi e che alla fine hanno rimediato una denuncia per turbamento di funzioni religiose con l’aggravante della violenza. Una domenica che i fedeli della frazione lericina sicuramente non dimenticheranno tanto facilmente. I parrocchiani, riuniti in preghiera durante la funzione delle 10,30 nella chiesa vicino al lungomare, si sono infatti trovati ad assistere ad un movimentatissimo fuori programma che ha sconvolto la funzione religiosa.

 

Sono dovuti intervenire i carabinieri, i vigili e la pubblica assistenza per soccorrere tre persone contuse tra cui il parroco. Tutto è iniziato con l’ingresso in chiesa, a messa iniziata, di due girovaghi il cui comportamento ha subito attirato l’attenzione dei numerosi fedeli tra cui una ventina di bambini chierichetti. A questi ultimi era infatti dedicata la messa.

 

"Uno dei due — racconta S.R. corista e assistente del parroco don Piero Corsi — si è avvicinato all’altare facendo segni al diacono don Massimo, vicino al sacerdote. Il diacono lo ha invitato in sacrestia facendolo entrare in cappella. A quel punto è entrato in scena il secondo clochard, anche lui accompagnato in cappella. Alla fine della funzione il parroco, infastidito dalle loro insistenze, li ha invitati ad uscire. Ad un certo punto — riferisce ancora M.R. — io e un mio amico li abbiamo visti entrare di corsa attraverso la porticina lato banca e li abbiamo seguiti. Abbiamo assistito anche alla colluttazione, con il parroco a terra, con uno che gli si stava scagliando addosso. A quel punto io e il mio amico lo abbiamo preso e portato fuori allertando i carabinieri. Di lì a poco è arrivata sul posto l’ambulanza di Lerici. Anche davanti alle forze dell’ordine i due continuavano però a inveire e offendere il parroco, chiedendo ai militi della Pa di essere ricoverati in ospedale".
 

 

All’arrivo dei militari della stazione, coordinati dal maresciallo capo Gisberto Pieroni, i due sconosciuti sono stati fermati e identificati: si tratta di Alberto R., di 48 anni, spezzino e G.M., di 36 anni, bolognese, entrambi senza fissa dimora e con numerosi precedenti a carico. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, i due girovaghi pretendevano che il parroco sospendesse la messa per venire incontro alle loro richieste.
 

 

Pretendevano immediatamente un’offerta in denaro. Il diacono è stato costretto a invitarli in canonica promettendo loro che il prete al termine della funzione li avrebbe ascoltati. La situazione è però degenerata quando i due girovaghi si sono messi in fila per ricevere l’eucaristia. C’è stato un parapiglia, tanto che i due individui hanno rovesciato l’olio di sacrestia, danneggiato i paramenti, spaccato i bicchieri paravento delle candele. Nella colluttazione don Piero Corsi ha lanciato un porta-candele colpendo uno dei due intrusi. Anche don Corsi presentava delle escoriazioni alle mani e alle braccia. All’arrivo dei carabinieri, i due sono stati identificati e poi denunciati.