La Spezia, 10 febbraio 2010 - Due famiglie marocchine, regolarmente immigrate, si contendevano il mercato dello spaccio di droga alla Spezia, in Val di Magra, in Lunigiana, spingendosi anche a fino Carrara e a Massa.
E’ quanto emerso dall’indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale della Spezia, che hanno tratto in arresto 15 persone per traffico di stupefacenti. Una maxi operazione che è durata un anno interno. Si chiama Pagliari II e trae origine da una precedente indagine con la quale era stata sgominata una banda che usava come quartiere generale dello spaccio il parco di Pagliari.
 

Tenendo d’occhio alcuni extracomunitari indagati, sono stati scoperti i collegamenti con marocchini e italiani dediti allo spaccio nella provincia della Spezia e in quella di Massa-Carrara. I dettagli dell’operazione sono stati divulgati ieri, nella sede del comando carabinieri della Spezia, dal pubblico ministero Maurizio Caporuscio che ha coordinato l’indagine, dal tenente colonnello Paolo Zito comandante provinciale dell’Arma, dal maggiore Massimo Giaramita che dirige il Reparto operativo e dal tenente Antonio Trombetta che guida il nucleo investigativo.E’ emersa una vera e propria competizione tra la famiglia Fouhamy e la famiglia Beghdadi, con tanto di aggressioni a bottigliate in faccia e querele tra i componenti delle opposte fazioni.
 

Dalle indagini è emerso che la famiglia Beghdadi gestiva la zona di Santo Stefano Magra e della Lunigiana, mentre la famiglia Fouhami si è spostata a Castelnuovo Magra e Ortonovo prendendo clienti anche da Carrara. In manette sono finiti coloro che gli inquirenti ritengono i capibanda: Abderrazzak Fouhamy, marocchino di 25 anni residente a Mulazzo, e Hassan Beghdadi anche lui marocchino di 28 anni domiciliato a Fivizzano.
Ci sono poi Tarik Fouhamy di 21 anni residente a Mulazzo, Abdelmalek Beghdadi di 28 anni residente ad Aulla, Rachid Hilal di 21 anni residente a Sarzana, Khalid Agoube di 20 anni residente a Fivizzano, Abdelghani Agoube di 28 anni residente ad Aulla, Abdelilah Zouhri di 36 anni residente a Carrara, Touhami Khammouri di 45 anni commerciante residente a Massa, Mohammed Jya di 40 anni venditore ambulante residente alla Spezia.
 

A testimonianza che la banda era ben radicata sul territorio, tra i marocchini arrestati solo due sono clandestini senza fissa dimora, Rachid Fair di 28 anni e Hamza Atia di 22 anni. Tutti gli altri hanno il permesso di soggiorno. Nell’organizzazione c’erano anche tre italiani: si tratterebbe di consumatori che poi avrebbero fatto il ‘salto’ diventando a loro volta spacciatori: Mario Carlotti commerciante di 33 anni residente a Licciana Nardi, Fabrizio Pellegrini artigiano di 37 anni anche lui abitante a Licciana Nardi e Christian Macrì operaio navale di 32 anni residente ad Arcola. Quest’ultimo sarebbe stato un corriere della famiglia Beghdadi. A Pellegrini e Macrì sono stati concessi gli arresti domiciliari.
 

La droga, cocaina e hashish, arrivava da Milano e nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Paolo Scippa ci sono pure i nomi di tre marocchini che abitano nel capoluogo lombardo, i quali non sono stati ancora rintracciati. Gli arrestati, pertanto, potrebbero salire presto a 18.
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