La Spezia, 25 novembre 2009 - Bufera sui vertici dell’Asl 5 per la fornitura dei pannoloni ai pazienti con problemi di incontinenza. Il direttore generale Gianfranco Conzi, il direttore sanitario Andrea Conti e il direttore amministrativo Claudio Sacchi sono stati denunciati dai carabinieri con l’accusa di tentato abuso d’ufficio in concorso. Iscritti nel registro degli indagati, oltre ai vertici dell’Asl, con lo stesso capo d’imputazione, ci sono anche Elisabetta Borachia, presidente spezzino di Federfarma e Mario Merlo, legale rappresentante della ditta Artsana di Como.
 

 

E’ il risultato di un’inchiesta della magistratura spezzina, coordinata dal pubblico ministero Claudia Merlino e condotta dai carabinieri, sviluppatasi parallelamente al ricorso dell’azienda Fater di Pescara, che ha trascinato l’Asl 5 di fronte al Tar dopo essere stata esclusa dall’offerta per la fornitura dei pannoloni, come La Nazione aveva già anticipato nell’agosto scorso. Un servizio, quello dei pannoloni, per il quale l’Asl 5 spende ogni anno poco meno di 2 milioni di euro per far fronte alle esigenze di circa 5mila assistiti.
 

 

La Fater aveva rilevato proprio l’Artsana nel 2007 e con la scadenza dell’appalto, a inizio di quest’anno, l’azienda sanitaria spezzina ha approvato una delibera che recepiva l’accordo con Federfarma per la consegna dei pannoloni da parte dei farmacisti che aderiscono all’associazione. Fin qui niente di strano, solo che, secondo l’accusa, a fornire i pannoloni sarebbe stata l’azienda Artsana senza alcuna gara d’appalto.
 

 

Sulla vicenda, al momento, viene mantenuto uno stretto riserbo. Quello che trapela è che ci sarebbero state differenze nel prezzo pagato dall’Asl per i pannoloni: Fater aveva vinto la gara con 28 euro per assistito, mentre l’Artsana avrebbe garantito il suo servizio a un costo superiore ai 30 euro.
Per questo i carabinieri hanno voluto vederci chiaro, perché in un anno la differenza ammonta a circa 180mila euro: e sono soldi pubblici. Dopo che la Fater aveva presentato ricorso per l’esclusione dalla gara, che di fatto non c’è mai stata, l’Asl 5 era andata in autotutela sospendendo l’efficacia della delibera che affidava il servizio a Federfarma e quindi ad Artsana.

 

Il Tar, quindi, non ha provveduto alla sospensiva, perché ci aveva già pensato la stessa Asl. E un mese fa, ad ottobre, l’azienda sanitaria spezzina ha preparato la delibera per indire la gara di appalto per la fornitura dei pannoloni. Si è anche appreso che la scorsa estate i carabinieri si erano presentati nella sede dell’Asl 5 avevano acquisito alcuni documenti.

 

La fater, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti assorbenti per la cura della persona, aveva vinto nel 2006 una gara d’appalto organizzata a livello nazionale dalla Consip, società per azioni del ministero dell’Economia e delle Finanze incaricata di gestire il programma per la razionalizzazione degli acquisti nella pubblica amministrazione. Una gara alla quale l’Azienda sanitaria spezzina ha aderito nel 2007, interrompendo la convenzione stipulata anni prima con Federfarma.

 

Con la convenzione stipulata con Fater è partita la consegna trimestrale a domicilio. Un programma che, stando a quanto riferito dal presidente provinciale di Federfarma Elisabetta Borachia, aveva il difetto di "creare sacche di spreco, alimentando al tempo stesso l’accumulo di scorte, difficilmente gestibili a livello domestico".