"I voucher occultano il lavoro nero. Abuso in alberghi, bar e ristoranti"

La denuncia dei sindacati. E sabato lo sciopero del settore turismo

Da sinistra, Luca Comiti (Cgil), Mirko Talamone (Cisl), Marco Callegari (Uil) e Marco Furl

Da sinistra, Luca Comiti (Cgil), Mirko Talamone (Cisl), Marco Callegari (Uil) e Marco Furl

La Spezia, 4 maggio 2016 -  «LAVORATORI sfruttati con i voucher» è la denuncia che piove, come una tegola, sulle aziende del territorio spezzino che operano nel turismo. Un’opportunità trasformata in abuso, secondo i sindacati di base, ora sul piede di guerra, e che, negli ultimi anni, avrebbe nutrito le sacche del lavoro nero privando i lavoratori di tutele e diritti.

SONO numerose le vertenze aperte dai sindacati per tutelare chi viene assunto temporaneamente con l’impiego dei voucher. Mirko Talamone, segretario di Fisascat Cisl della Spezia, spiega il meccanismo che l’abuso dei voucher ha innescato, ‘drogando’ i dati del precariato e aumentando le schiere degli ‘sfruttati’ e del lavoro nero. «E’ un fenomeno che ha preso piede e che – spiega il sindacalista – conviene soprattutto a bar, ristoranti o alberghi. Era nato come opportunità per disoccupati o pensionati che, attraverso i voucher, collaboravano con aziende e imprese. Ma ora da opportunità è diventato uno sfruttamento».

IL MECCANISMO è molto semplice: il datore di lavoro acquista in tabaccheria il voucher, cioé un buono di pagamento per lavoro occasionale, senza alcun obbligo di comunicazione di inizio e fine del rapporto. Avviene poi che alcuni datori di lavoro stacchino soltanto la prima ora, per dar prova, a un eventuale controllo, dell’impiego del voucher. Le ore successive, però, vengono generalmente pagate al nero. Una pratica diffusa e ora denunciata dai sindacatim, pronti a scendere in piazza sabato 6 maggio.

Il grido d’allarme dei sindacati spezzini dei settori turismo, trasporti e multiservizi anticipa, difatti, di pochi giorni, lo sciopero generale di sabato, quando in tutta Italia e nel nostro territorio i lavoratori manifesteranno per il rinnovo del contratto di lavoro. Camerieri, cuochi, baristi, receptionisti, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori delle terme, farmacisti incroceranno le braccia e si riuniranno in presidio, dalle 10 alle 12.30, davanti alla Prefettura.

«SOTTOPAGATI e sfruttati – denuncia Marco Callegari, segretario di Uil TuCs –, i lavoratori del settore turistico scioperano perché da 3 anni non vedono nessun aumento salariale. Le paghe di queste persone vanno dai 600 ai 1200 euro. Chiediamo l’aumento dei salari e maggiori tutele nei cambi degli appalti». Marco Furletti, segretario di Uil Trasporti, sottolinea le difficoltà degli operatori delle Asl: «Bisogna cambiare il codice degli appalti. Il contratto a tutele crescenti introdotto dal Governo è penalizzante». E Luca Comiti, segretario provinciale di Filcam Cgil ribadisce: «Le associazioni datoriali e il Governo stanno facendo di tutto per ritardare il rinnovo del contratto nazionale collettivo, con il risultato di lasciare i lavoratori alla mercé delle aziende e privi dei loro diritti».

E.M.