SPORT Micaela Mariuccia Marras e le giovane promesse dell’ippica durante una gara
La Spezi, 7 novembre 2014 - IL CENTRO ippico si chiama ‘3 Emme’; come le tre iniziali che compongono il nome della loro bimba: Micaela Mariuccia Marrs, giovanissima amazzone in erba. Da due anni Micol Siri e il marito Francesco hanno lasciato Carasco, piccolo comune in provincia di Genova, per ‘trapiantare’ la loro passione per i cavalli a Vezzano. Un amore antico, quello per il mondo equestre, le cui radici sono molto profonde: vanno indietro almeno di 40 anni. «Mio marito – racconta Micol – lavora con i cavalli da una vita; già suo padre aveva una scuderia. E’ una passione che si trasmette da generazione in generazione. Lui l’ha trasmessa a me e di conseguenza noi a nostra figlia che, a poco più di 6 anni, fa già agonismo, chiaramente ludico; quello vero e proprio inizia dagli otto anni in poi. Comunque la bimba ha già anche troppo entusiasmo per questo sport. A volte vorrei ne avesse un pochino meno (sorride la mamma mentre lo racconta, ndr)». Il centro conta già sessanta iscritti Fise (Federazione italiana sport equestri), che lo frequentano a scopo agonistico, oltre a un altro centinaio di soci iscritti al fine di praticare sport o stare all’aria aperta a contatto con natura e animali. «L’età dei frequentatori della struttura – continua Micol – è molto varia: si va dai quattro anni agli ultra ottantenni. Il dato che li accomuna, anzi che ci accomuna, è l’amore per gli animali, da cui nasce poi un vera e propria passione per questo sport». Le soddisfazioni incassate dal centro di Vezzano sono oramai tante. Tra queste il secondo posto alla gara a squadre nei campionati italiani, podio che ha consentito poi al ‘3 Emme’ di partecipare a ‘Piazza di Siena’. In questi giorni invece il centro di Vezzano sta partecipando a ‘Fieracavalli Verona 2014’ con tre giovani allievi: Vittoria Gallione, 15 anni, Lorenzo Bertolucci 13, Valentina De Bernrdis, 15. «AVerona – prosegue grintosa Micol – speriamo di vincere più gare possibili; abbiamo molta fiducia nelle capacità dei nostri giovani allievi». Ma al centro ‘3 Emme’, oltre alle gare e allo sport, il team sta progettando un lavoro di riabilitazione equestre con bimbi disabili. «E’ una gioia impareggiabile vedere i miglioramenti di piccoli con disabilità – sottolinea la proprietaria –. Lo avevamo già sperimentato nella struttura di Carasco. Un tecnico, coadiuvato da un medico, lavora con questi giovani, che possono essere autistici o con problemi di deambulazione. E nel tempo si vedono miglioramenti enormi sia nell’equilibrio che nella capacità motoria». Un centro ippico dove batte un cuore davvero grande.
Serena Valecchi