Toti si cuce la bocca sulla giunta. «Vorrei sorrisi da chi resterà deluso»

Centrodestra in conclave a Bocca di Magra, il neo governatore boccia il manuale Cencelli

Un selfie dalla terrazza dei frati (foto di Massimo Merluzzi)

Un selfie dalla terrazza dei frati (foto di Massimo Merluzzi)

Ameglia, 28 giugno 2015 - Nessun nome ma... sorrisi. Quelli che il governatore Giovanni Toti ha chiesto ai consiglieri, invitandoli a mantenere quella positività trasmessa durante la campagna elettorale. Qualcuno rimarrà deluso dalle scelte nella composizione della squadra ma non per questo dovrà venir meno l’impegno e la volontà. Neppure la quiete e il paesaggio da cartolina del monastero di Santa Croce a Bocca di Magra ha sciolto le riserve e forse gli ultimi dubbi di Toti che si è preso ancora qualche giorno per decidere la formazione che governerà la Regione a e ha messo la bando le logiche da manuale Cencelli. L’incontro voluto proprio da Toti per fare gruppo, conoscersi e capire le volontà di ognuno ha però messo in chiaro aspetti importanti. Innanzittutto la collaborazione con altre Regioni e in particolare Lombardia e Veneto.

NON A CASO i lavori sono stati aperti dal veneziano Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, e conclusi da Roberto Maroni presidente della Regione Lombardia. Progetti e impegni sono sul tavolo del presidente che ha promesso di iniziare a lavorar al piano di governo, concedendosi davvero ben pochi giorni di ferie. «Il mondo non inizia e non finisce con i nomi che comporranno giunta e commissioni – ha spiegato al termine del conclave – quello che importa è capire che stiamo cambiando un percorso politico della Liguria, nel tentativo di riportarla a livello di altre regioni.

Non lasceremo indietro nessuno per questo però pretendo impegno e passione, la stessa che ognuno di noi ha messo in una campagna elettorale iniziata tardi. Sembravamo quasi una bella armata Brancaleone contro la corazzata del Partito Democratico. Invece la gente ha visto in noi qualcosa di diverso dalla vecchia politica, ha letto nei nostri occhi la voglia di fare. Questa maggioranza ha la forza per essere la classe dirigente del futuro. Se verrà meno l’entusiasmo che ho visto in questi mesi però torneremo indietro. E invece la Liguria deve essere un esempio di come si possa governare bene, non solo a livello regionale, ma puntando in alto».

Dopo l’apertura dell’onorevole Renato Brunetta si sono susseguiti gli interventi del senatore Gilberto Pichetto Fratin, ex vice presidente della Regione Piemonte, Davide Santini direttore dell’Autorità Portuale della Spezia, il senatore Massimo Gravaglia assessore al bilancio della Regione Lombardia e coordinatore degli assessori al bilancio nella cofnerenza Stato-Regioni sino all’intervento finale di Roberto Maroni. E prima della conferenza stampa tutti davanti alla televisione per vedere, registrata, l’impresa di Valentino Rossi. Un sorpasso emozionante all’ultima curva che ha ricordato molto quello alle recenti regionali.

Massimo Merluzzi