Il fumogeno non creò pericoli: assolto un tifoso aquilotto

Era finito alla sbarra per aver violato la normativa sulla sicurezza degli eventi sportivi

Fumogeni (fonte alive)

Fumogeni (fonte alive)

La Spezia, 1 ottobre 2014 - A​ CCENDERE un fumogeno allo stadio, senza creare pericolo per sé e per gli altri? Non è più reato. O, almeno, è quanto emerge dalla sentenza – la seconda in Italia dopo quella del Gip di Firenze del gennaio – con la quale il giudice monocratico del tribunale di Livorno Chiara Nardi ha assolto un tifoso spezzino di 24 anni, accusato di essere stato trovato in possesso di un fumogeno allo stadio “Picchi” di Livorno in occasione della sfida tra i padroni di casa e lo Spezia, e per questo finito alla sbarra per aver violato la normativa di riferimento per la sicurezza delle manifestazioni sportive.

L’episodio avvenne nell’ottobre di due anni fa, quando il 24enne tifoso della Curva Ferrovia all’interno del settore ospiti aveva acceso un fumogeno mentre gli altri tifosi stavano sventolando sciarpe e bandiere per festeggiare l’ingresso in campo della squadra. La Digos della Questura di Livorno lo aveva individuato attraverso le immagini del circuito di videosorveglianza dello stadio e l’aveva denunciato. Il giovane era stato così raggiunto da Daspo della durata di due anni, e poi da un decreto penale di condanna emesso dal gip tribunale livornese della somma di 23.500 euro.

Il difensore del tifoso, l’avvocato Massimo Lombardi, ha presentato opposizione al decreto, chiedendo il giudizio immediato. Ieri, l’attesa conclusione del procedimento, che ha visto il giudice assolvere il giovane ultras. Secondo le motivazioni espresse nella lettura della sentenza, la ratio della legge è quella di prevedere che sia punito il possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive, ma solo quando questi diventano armi pericolose, magari lanciate contro i tifosi avversari o contro le forze dell’ordine . Luca, al contrario, quel fumogeno lo aveva tenuto in mano fino al suo esaurimento. Grande soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Lombardi e dal tifoso, che dopo il passaggio in giudicato della sentenza potrà nuovamente tornare a seguire la squadra della propria città.