Test con mezzi gemelli e manichino per “spiegare” la morte di Silvi

L’accertamento del pm, che indaga per omicidio colposo

Le indagini sull'operaio morto

Le indagini sull'operaio morto

La Spezia, 26 agosto 2014 - DUE mezzi per la raccolta della carta dai bidoni della differenziata sono stati ieri «esentati» dal servizio a Sarzana. Se qualcuno dovesse lamentare l’accumolo del materiale rifiiuto sulla strada sappia che, questa volta, ha una buona ragione per pazientare: erano necessari per ragioni di giustizia, nell’ambito del complesso percorso investigativo per ricostruire la dinamica della tragedia di cui è rimasto vittima Carlo Silvi, 57 anni, dipendente di Acam Ambiente; nelnel pomeriggio del 7 agosto scorso perse la vita schiacciato dalla pressa del camion compattatore mentre stava cercando di liberare la stessa dall’inceppamento, con l’obiettivo di riversare sul camion più grande la carta accumolata all’interno ni quello più piccolo. Ieri, prima di procedere agli accertamenti sui mezzi sotto sequestro, due mezzi gemelli sono stati impiegati per l’esperimento giudiziario affidato alla regia dell’ingegner Marsilio Pianigiani nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo aperta dal pm Tiziana Lottini che, per dare corso agli atti nel contradditorio tra le aprti, ha iscritto sul registro degli indagati i nomi dell’amministratore unico di Acam Ambiente Salvatore Cappello, del direttore Marco Fanton, del responsabile dell’area operativa Sergio Bologna. Questi, tutti difesi dallo studio legale di cui è dominus Andrea Corradino, hanno nominato i propri consulenti: l’ingegner Francesco Rosati ed Eraldo De Giovanni; sono stati loro ieri a relazionarsi col consulente dell’accusa e con l’avvocato Barbara Amadei, delegata dallo studio legale a partecipare all’accertamento sul campo. [...]

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