Stuprata dal babbo: il lungo calvario di una dodicenne

Agli atti del processo particolari agghiaccianti

Polizia

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La Spezia, 29 giugno 2016  - SEVIZIATA dal padre. La vittima, all’epoca dei fatti, aveva dodici anni. Dalle fonti di prova che gli inquirenti hanno acquisito e trasmesso al pubblico ministero Federica Mariucci, sono emersi dei particolari agghiaccianti. Ogni mattina il genitore avrebbe abusato tra le mura domestiche della figlia minore, prima picchiandola con pugni e schiaffi, poi bloccandole le mani e togliendole con la forza il pigiama e le mutandine, arrivando a costringerla a subire la palpazione delle parti intime e poi il rapporto sessuale fino a raggiungere l’orgasmo. Sequenze raccapriccianti, un vero e proprio incubo che la bambina sarebbe stata costretta a subire prima di andare a scuola, con la madre ignara di tutto.

L’UOMO, un centroamericano di 36 anni, ieri mattina è stato rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare Mario Di Bellis con l’accusa di violenza sessuale su minore aggravata e dovrà comparire davanti al collegio il prossimo 18 novembre. Le violenze sarebbero durate a lungo, per oltre un anno, fino a metà 2014, quando la ragazzina ha finalmente rotto il silenzio e raccontato gli abusi subìti dal padre. La drammatica rivelazione è avvenuta proprio tra i banchi di scuola, alle compagne di classe. Quelle confidenze erano arrivate anche all’orecchio dell’insegnante che, vista la drammaticità del racconto, aveva prima parlato con la madre, poi aveva segnalato tutto, attraverso la dirigenza dell’istituto scolastico, all’ufficio minori della divisione anticrimine della questura. Le indagini, delicatissime, erano state svolte con tatto dai poliziotti, che avevano raccolto testimonianze e indizi. La giovane aveva spiegato come e quando sarebbero avvenuti i palpeggiamenti e le violenze da parte del padre. L’uomo, difeso dall’avvocato Larissa Gagliardini, ha sempre respinto ogni addebito rispetto alle pesantissime accuse. La dodicenne era stata ascoltata dal giudice per le indagini preliminari Diana Brusacà nell’ambito dell’incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Federica Mariucci, la quale ha avviato l’azione penale nei confronti del padre con l’accusa di violenza sessuale aggravata. La psicologa Jolanda Stevani, che ha ascoltato la dodicenne nell’aula protetta del tribunale, aveva accertato l’attendibilità del suo racconto.

NELL’UDIENZA a porte chiuse di ieri mattina era presente solo l’avvocato Gagliardini, il padre non si è presentato e neppure la madre della vittima.