Martedì 23 Aprile 2024

Storie hard e denunce: politico finisce nei guai

Un incubo per una giovane donna vittima delle avance pesantissime di un politico arcolano che ha ricoperto ruoli istituzionali

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

La Spezia, 12 dicembre 2014 - UNA STORIA allucinante iniziata cinque anni fa e non ancora finita.  Un incubo per una giovane donna vittima delle avance pesantissime di un politico arcolano che ha ricoperto ruoli istituzionali e con lei per la madre. Da vittime, diventate improvvisamente «carnefici»: accusate di estorsione e ora completamentamente scagionate. E la storia si ribalta ancora una volta: si sono affidate all’avvocato sarzanese Paolo Mione, che le ha sempre assistite nella lunga vicenda giudiziaria, e sono passate al contrattacco presentando una denuncia alla magistratura contro l’uomo e di altri reati.

Le protagoniste della vicenda vogliono uscire allo scoperto: Antonella Dal Padulo e la figlia Giulia Muccini, entrambe residenti ad Arcola  raccontano la loro vicenda nello studio dell’avvocato Mione. Giulia all’epoca dei fatti aveva trent’anni, aveva deciso di entrare in politica, si era avvicinata ad un partito e aveva incontrato un esponente politico di Arcola. «Ha iniziato a tempestarmi di messaggi irripetibili – dice – una vicenda che è andata avanti a lungo, finchè un giorno mi ha inviato un filmato che si era fatto mentre si masturbava». Poi sono arrivate le scuse ma nel frattempo però quel filmato era stato registrato. Madre e figlia, visto l’intervento e le scuse del politico, avevano deciso di perdonarlo sottolineando però l’inopportunità per chi commette atti simili di occupare ruoli di potere.

Sembrava tutto finito e per un certo periodo non si erano verificati altri problemi. Fino all’11 febbraio del 2013. «Una data che non ci dimenticheremo – raccontano Antonella Dal Padulo e la figlia Giulia Muccini – Quella mattina, su disposizione della Procura della Repubblica della Spezia, sono arrivate a casa nostra le forze dell’ordine che hanno sequestrato computer e cellulare». Hanno poi scoperto che il politico le aveva denunciate per estorsione ed era scattata l’indagine. Lo stesso Pubblico ministero al termine delle indagini aveva chiesto l’archiviazione a cui l’avvocato dell’uomo aveva fatto opposizione ma che il Gip ha confermato. La storia però non è ancora finita. A questo punto le due donne chiedono giustizia per quelle che considerano angherie subite per così tanti anni. Prima le telefonate hard con tanto di filmati poi addirittura la denuncia con perquisizione domiciliari e sequestri. Ora Antonella Dal Padulo e Giulia Muccini, sempre assistite dall’avvocato Paolo Mione, hanno deciso di presentare una denuncia per i reati che la Procura riterrà ravvisabili nel comportamento del politico di Arcola.