Il linguaggio universale del calcio nella squadra formata da immigrati

E’ la Falena United Colors che gioca al centro sportivo Fantasy

La squadra

La squadra

La Spezia, 2 febbraio 2017 - In campo il fair play non manca mai, così come a fine partita, il saluto con gli avversari di una sera. Quando la Falena United Colors gioca, si parla uno stentato italiano, una spruzzata di francese ed un pizzico di portoghese, ma lo sport si sa, ha un linguaggio universale.

Parliamo di una squadra particolare, che partecipa ad un campionato di calcio amatoriale ed è composta da cittadini spezzini ed immigrati provenienti da più parti del mondo (Mali, Niger, Costa d’Avorio, Senegal e Ghana). L’interessante iniziativa di integrazione è nata dalla collaborazione tra l’associazione La Falena e l’Asd Fantasy delle Pianazze.

«Nelson Mandela – affermano dai sodalizi promotori - sosteneva che lo sport ha il potere di cambiare il mondo, di suscitare emozioni, di unire le persone come poche altre cose, di parlare ai giovani in un linguaggio che comprendono, di creare speranza dove prima c’era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione».

Motivati da queste considerazioni quelli dell’associazione La Falena hanno finanziato, a proprie spese, questo progetto, con un team che partecipa alla B1 di calcio a 5 nel centro sportivo delle Pianazze: in campo ecco dunque Momadù Dubà, Maussà Candè, Kabà Mamadì, Kader Watterà, Nassim Sadok, Doho Coulibalì e Sinali Diakite, con gli ultimi due a ricordare due giocatori professionisti assai famosi (il nazionale senegalese in forza al Napoli e il francese che gioca nella Ternana, prossimo avversario dello Spezia sabato al Picco).

Le partite si svolgono settimanalmente, la squadra ha un allenatore spezzino che guida i ragazzi che, con impegno, cercano di confrontarsi con le altre formazioni e dopo un inizio tentennante, anche i risultati positivi stanno arrivando. La responsabile della Falena, Elisabetta Bonfico, è entusiasta dell’iniziativa: «In futuro vorrei istituire una scuola calcio, sempre per residenti ed immigrati, tutti insieme, per favorire questo processo di integrazione e facilitare la reciproca conoscenza. Questo è un modo per impegnare questi ragazzi e regalare loro un’ora di serenità, senza pensare alle loro storie, a quello che hanno lasciato.

Per questo invito aziende ed imprenditori spezzini a sostenermi in questa idea, anche con ulteriori fondi che permettano di continuare a spingere questo progetto sportivo e sociale a cui tengo particolarmente». Anche il presidente dell’Asd Fantasy, Matteo Montanari è soddisfatto.

«Mi auguro che la Falena United Colors prosegua le attività nei prossimi mesi, conseguendo i risultati sportivi che merita, anche se l’ideale ‘coppa simpatia’ l’ha già conquistata. È un’esperienza unica vedere quei ragazzi divertirsi in campo, non c’è agonismo, non c’è rivalità, ma li vedo allegri e il clima di tutto il Centro ne risente positivamente. Non si gioca solo per vincere, ma per stare insieme, per conoscersi, per capire che, nonostante le diversità, davanti ad un pallone, siamo tutti uguali. Insomma un’esperienza da ripetere e moltiplicare, usando lo sport per dare, tutti insieme, un calcio al razzismo».