Società di brokeraggio assicurativo trascina il piano-Mori di fronte al Tar

È la Rent R3, subentrata alla Yachting House di cui è socio Bianchi

Gianfranco Bianchi

Gianfranco Bianchi

La Spezia, 29 settembre 2015 - APPROVATO dal Consiglio a marzo del 2015 e accolto dalle associazioni di categoria con commenti che rispecchiavano, insolitamente, un alto tasso di gradimento, il nuovo piano del commercio già vacilla sotto i colpi delle carte bollate. Nei giorni scorsi in Comune è stato notificato un ricorso, promosso da una società, la Rent R3, che ha sede a Milano, ma i cui legali rappresentanti sono i sarzanesi Giacomo ed Elia Rossi. Si tratta di una società a responsabilità limitata che si occupa di brokeraggio assicurativo e che è subentrata, in regime di affitto di ramo d’azienda, alla Yachting House, insediandosi in uno storico fondo di corso Cavour, all’interno del quale, accanto alla vendita di caschi, giubbotti e altro materiale legato al business della sicurezza sul lavoro, si svolgono attività di intermediazione assicurativa. E sì, stiamo parlando della stessa Yachting House di cui è socio, anche se passivo, il numero uno di Confcommercio, nonché presidente dell’ente camerale, Gianfranco Bianchi.

MATERIA del contendere, l’articolo 3 del nuovo piano del commercio, nella parte in cui vieta l’apertura o il trasferimento, oltre che di istituti bancari, agenzie immobiliari e strutture sanitarie, anche di uffici e servizi direzionali al piano terra degli edifici. E’ in relazione a questa norma che la Scia – segnalazione certificata di inizio attività – inoltrata dalla Rent R3 al Comune in data 15 aprile (quindi quando ormai il piano era pienamente in vigore) è stata dichiarata inefficace, con intimazione immediata di “cessazione dell’attività assicurativa’’. E per le stesse ragioni la polizia municipale ha successivamente elevato verbali e intimato la rimozione delle insegne. La Rent, tutelata in sede legale dall’avvocato Pier Giorgio Leoni, replica punto su punto e nel ricorso, minacciando una congrua richiesta di risarcimento danni, mette in luce come, contrariamente all’interpretazione data dai funzionari del Comune, l’attività svolta nel fondo di corso Cavour non sia di tipo assicurativo, ma, appunto di brokeraggio, e quindi di natura commerciale. Adesso la palla passa nelle mani del giudice. E Bianchi, socio della snc che ha concluso il contratto di locazione, cosa ne pensa? «E’ stato tutto regolare – precisa –: io sapevo che in quel fondo si sarebbe insediato un esercizio commerciale. E così è stato: prova ne è la presenza di un registratore di cassa. Poco chiara e generica è semmai la parte del piano in cui si vieta il trasferimento di ‘uffici direzionali’: una società di brokeraggio non rientra in questa categoria. Il giudice dirà la sua e i titolari della Rent ne prenderanno atto. Per il piano, in ogni caso, questo è un momento di collaudo importante: per capire, se in una realtà in cui i fondi sfitti non si contano, vogliamo continuare a parlare del ‘libro dei sogni’».

Roberta Della Maggesa