Le nostre iniziative. "Rock italiano e tanto entusiasmo. Ma non credevamo di farcela"

La gioia e lo stupore di Serena, Giulia, Marco, Fabio e Daniele

GIOIA  Il momento della premiazione allo Spazio ‘Boss’ della PinetinaCAMPIONI I vincitori dello SpeZialfestival Flash Forward

GIOIA Il momento della premiazione allo Spazio ‘Boss’ della PinetinaCAMPIONI I vincitori dello SpeZialfestival Flash Forward

di MARCO MAGI

La Spezia, 19 agosto 2015 -  CHI l’avrebbe mai detto? A vincere lo ‘SpeZialfestival 2015’ è un gruppo spezzino che ha trovato la sua formazione ‘quasi’ definitiva con l’ingresso della cantante soltanto tre mesi fa e per loro stessa ammissione sul palco del Boss, «proprio per partecipare al contest de La Nazione». La ragazza è Serena Casale, 16 anni e una voce da incorniciare. «Studio con Laura Ceretti dell’associazione Endecalineo – dice la ragazza – ma soltanto da otto mesi». Prima, suonava la batteria. «Ora credo che inizierò con il pianoforte, per cambiare punto di vista: non solo ritmico, ma anche melodico». Uno strumento in più servirebbe per riempire qualche ‘vuoto’. «Stiamo provando a distinguerci creando uno stile tutto nostro».

Vera anima della band, tutto fuorché timido, il chitarrista Fabio Mano. «Il disegno iniziale è di due anni fa – spiega il diciottenne – ma il primo vero progetto è del maggio scorso: arrivata Serena ci siamo impegnati per scrivere nuovi pezzi, ma sentivamo che mancava qualcosa. Quindi, agli ‘storici’ Giulia e Marco, si è aggiunto Daniele. Trovata la formazione ‘perfetta’, abbiamo trovato il genere adatto, passando da un rock acerbo in inglese, ad un più maturo rock italiano». La vittoria nel contest l’ha sorpreso. «Non mi aspettavo neanche di superare le prefinali. Sono molto felice di essermi misurato con dei grandi come Ol’ Donky Blues, Ondalibera e Subvector, che meritano la fama che hanno».

C’è, poi, il più giovane della band, 16 anni dopodomani. «Quando ci siamo iscritti – aggiunge il batterista Marco Meneghini – non credevamo di poter vincere. Sapevamo di dover sfidare musicisti molto avanzati tecnicamente e con maggiore esperienza. L’obiettivo era almeno arrivare al palco dello spazio Boss, ma man mano che la competizione andava avanti, ci abbiamo creduto, moltiplicando le ore in sala prove». Ha le idee ben chiare sull’esempio da seguire. «Adoro i Genesis, li ascolto da quando avevo sei anni. Mi è sempre piaciuto il rock progressivo, poi negli ultimi anni ho scoperto la musica metal».

Un’altra ragazza nei Flash Forward: Giulia Lasorella. «Mi sono innamorata del mio strumento – afferma la diciassettenne bassista – ascoltando Sofia Bianchi (dei Subvector, ndr). Ha un suono più bello della chitarra». Nel gruppo c’è anche il fratello maggiore Daniele. «E’ bravo e si è integrato benissimo con il nostro stile. Non vuole primeggiare, anche perché la nostra ‘prima donna’ ce l’abbiamo già – sorride – : è Fabio». Ed eccolo il diciannovenne Daniele Lasorella: doveva essere uno special guest e poi si è fermato. «Suoniamo un genere diverso da quello dei Subvector, con cui suono da anni. Per ora le musiche e i testi sono principalmente di Fabio e Serena, e io creo le mie parti di chitarra cercando di arricchire. Più avanti magari parteciperò anche alla composizione». È preciso e umile. «Non mi piace molto fare assoli. Direi che sono il chitarrista che tutti i colleghi... vorrebbero». I Flash Forward, grazie al Comune della Spezia, registreranno gratuitamente un brano all’Nk Studio del centro Dialma Ruggiero.